"Magenta #9, il nostro rock riparte in Bolognina"

Il leader della band ’Amos’ Amorati: "Torniamo il 18 giugno a Villa Angeletti. Intanto organizziamo playground in piazza dell’Unità..."

Fausto De Bellis, Amorati, Amedeo Mongiorgi, Raffa Marchesini, Michele Cavalca

Fausto De Bellis, Amorati, Amedeo Mongiorgi, Raffa Marchesini, Michele Cavalca

Bologna, 17 maggio 2021 - C’è stata poca possibilità di suonare dal vivo e quindi i ’ceffi della Bolognina’ sono tornati in cantina a scrivere e fare musica, proprio a quel civico n. 9 della via che ha ispirato loro il nome. Magenta #9, reduci dalla vittoria di Sanremo Rock, dopo mesi nella tana sotto lo studio professionale di Alessio ’Amos’ Amorati, leader e voce della banda che si autodefinisce un "concetto di stampo rock" , riemergono in superficie, con alcuni brani nuovi e un tour in attesa che il 18 giugno li porterà a suonare proprio nel loro rione, al Parco di Villa Angeletti, nell’ambito di ’BologninAlive’. In questa occasione presenteranno anche una bustina di tre figurine che li rappresenta per sostenere ’Bolognina Boxe’, la palestra sociale di via Saliceto che deve sostenere spese strutturali.  

Amorati, Magenta#9 riemergono dai ’bassifondi’ della Bolognina… "Sì, finalmente. Lo scorso novembre, dopo aver vinto Sanremo Rock, avremmo dovuto fare un concertone in piazza dell’Unità, ma poi tutto è sfumato perché, viste le limitazioni, sarebbe stato impossibile gestire tutto. Però, proprio i ragazzi dell’Estragon Club, ci portano a Villa Angeletti, un ritorno alla grande sul palco del BologninAlive, il più importante che ci sia in Emilia Romagna!" Cosa avete fatto dopo Sanremo Rock? I vostri fan vogliono sapere… "Ci siamo rinchiusi nella nostra cantina di via Magenta 9, perché la valanga di concerti che dovevamo fare era stata annullata… Siamo riusciti a farne due, uno a Pontelungo e uno a DumBO. Ma non ci siamo persi d’animo e abbiamo scritto nuove canzoni, perché finora di nuovo avevamo solo ’Non si può’, che ci ha regalato la vittoria". Cosa porterete a Villa Angeletti? "Abbiamo due nuovi singoli registrati, mixati, post prodotti e masterizzati che stanno per uscire. Il primo è ’La Doccia’". Cos’è ’La Doccia’? "L’ho scritto seguendo la mia personale esperienza. Parla di un rapporto tra un ragazzo e una ragazza: lui sta sempre in casa perché fa smart working, la compagna, invece, va a lavorare fuori di casa e quando torna la prima cosa che fa è andare in bagno, perché è schizzinosa e non vuole andare in quello dell’ufficio. Lui si aspetterebbe un bacio e invece no. Quindi? Lui, che tra le altre cose ha scritto un pezzo per lei, decide di farglielo ascoltare nella doccia, per avere un po’ d’attenzione. C’è ironia, ma se non ci mettiamo quella non ce la possiamo fare". Ogni riferimento non è puramente casuale… "Canto la realtà, ma con leggerezza, perché il periodo, per molte coppie che convivono e non hanno distrazioni, è dura. Non solo per le coppie datate, ma anche quelle più giovani, che magari avevano fatto progetti che si sono infranti. Oggi il ménage va ripensato e bisogna ascoltarsi molto più di prima". Anche ai Magenta #9 manca la vita libera da ‘ceffi’? "Certo, ci mancano i concerti. Per fortuna almeno possiamo andare nei nostri bar preferiti in quartiere. Per allietare la vita local, sul playground di Piazza dell’Unità stiamo organizzando piccoli tornei di basket con altri gruppi il sabato pomeriggio".  

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