Marlene Kuntz: "Note per sostenere i borghi"

La band oggi suona al DamsLab. Il progetto ‘Karma Clima ’ aiuta le comunità a farsi conoscere attraverso le canzoni, e non solo

Marlene Kuntz, gruppo rock alternativo formatosi nel 1989 in provincia di Cuneo

Marlene Kuntz, gruppo rock alternativo formatosi nel 1989 in provincia di Cuneo

Pierfrancesco Pacoda

La musica come espressione delle piccole comunità, come ritorno a un linguaggio condiviso che diventa racconto di gesti e sentimenti antichi, anche quando utilizza i suoni della tecnologia. Succede con la recente esperienza artistica dei Marlene Kuntz , uno dei gruppi più rappresentativi dell’ondata del rock italiano degli anni ‘90. La band, guidata dal cantante Cristiano Godano , arriva oggi all’auditorium del DAMSLab (piazzetta Pasolini 5/b, ore 19) per presentare il suo nuovo lavoro, Karma Clima , che utilizza la canzone come strumento di riqualificazione sostenibile di piccoli borghi. L’incontro è a ingresso libero e sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook DAMSLab/La Soffitta e sul canale YouTube del DAR – Dipartimento delle Arti.

A cosa è dovuta la vostra attenzione per la musica come elemento di coesione di una comunità?

"La riqualificazione delle aree interne, così come delle centinaia di borghi, è principalmente possibile grazie alle comunità che li abitano o che decidono di ripopolarli. Questi territori coprono circa il 60% della penisola italiana e sono un’alternativa al modello urbano unico, che ha assorbito tutte le risorse e ha dimostrato i suoi limiti già prima della pandemia. Da molti anni l’urbanistica e l’architettura discutono di questo tema e ora è giunto il momento di rispondere all’offerta che questi esempi di riqualificazione propongono: la creazione di contenuti attraverso la cooperazione d’arte, musica e cultura, meglio se capaci di trainare temi scientifici, sociali e ambientali".

Come avete scelto i luoghi coinvolti in Karma Clima ?

"La cooperativa Viso a Viso di Ostana, la borgata Paraloup e il birrificio Baladin di Piozzo, tutte realtà della provincia di Cuneo, sono luoghi che hanno dato vita a significative espressioni di riqualificazione. Tenendo conto anche delle nostre origini come band, non potevamo scegliere luoghi più adatti".

Come si sviluppa il lavoro?

"È partito con la creazione di uno studio mobile realizzato con Taketo Gohara , produttore artistico dell’album, e grazie all’organizzazione di vari laboratori e workshop che la Cooperativa di Comunità Viso A Viso e il birrificio ci hanno aiutato a costruire con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, la Fondazione Fitzcarraldo, Tones on the Stones, gli imprenditori locali, gli artigiani e le cooperative".

Karma Clima continuerà?

"La visione è quella di generare un percorso artistico culturale che, dopo l’album, possa incontrare altre realtà riqualificate lungo il territorio nazionale. Daremo vita a un tour nel quale ogni tappa è concepita come una residenza. Lo spettacolo debutterà il 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente, inaugurando la 25 edizione del Festival CinemAmbiente alla Mole Antonelliana di Torino".

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