Bologna, 24 marzo 2013 - ALCUNE hanno piantato le tende già venerdì davanti all’Arena Unipol, diventata ufficialmente “The Bieber Camp”. Altre, e continuiamo al femminile, perché dalle parte della Bieberland di maschietti se ne vedono e sentono davvero pochi, ieri hanno preso d’assalto Via Indipendenza nei pressi del Majestic, ex Baglioni, lo storico hotel di Bologna pied-à-terre delle star in città.

Poi tutta questa massa è confluita dentro all’Arena di Casalecchio, accolta da uno staff che cerca di mettere tutti a sedere ma con poco successo: le ragazze sono anarchiche e incontenibili. Come si fa del resto a non esserlo quando questo è il concerto della tua vita e sei venuta fin da Taranto con la famiglia per l’unica data italiana del tuo idolo. Sabrina e Dalila hanno avuto la possibilità di acquistare questo “pacchetto vacanza” a Bologna con i genitori. Sei persone quasi 500 euro i biglietti più il viaggio, mangiare e dormire. Ma va bene così, e sono fiere di mostrare le loro t-shirt autoprodotte, cotone bianco e caratteri neri, una lunga dedica a Justin.

Anche Giulia, 16 anni, lunghi capelli biondi e lisci, è venuta con la sua mamma ma non sembra delle più irriducibili. Non quanto Jessica, Lara, Marica, tutte 16 anni, tutte con le gote logo-marchiate: da una parte la J e dall’altra la B e poi la fascia in testa. «Questo è il momento più importante dell’anno per noi ed essere qui è come toccare il cielo con un dito». O almeno con uno dei microfoni luminosi, il microfono-gadget “Believe”, il nuovo simbolo di una macchina incredibile che già solo con il count down sul megaschermo riesce a intrattenere le fans scatenate: il concerto inizia con 40 minuti di ritardo.

Benedetta Cucci