RoBOt Festival 2022, annunciati i primi nomi

Dal 5 all’8 ottobre tante star internazionali in città. La bolognese Caterina Barbieri

Caterina Barbieri

Caterina Barbieri

Bologna, 28 luglio 2022 – E’ immaginata come un percorso alla scoperta dell’influenza del progresso tecnologico sulle pratiche creative la nuova edizione di RoBOt , il festival di musica elettronica che quest’anno andrà in scena dal 5 all’8 ottobre. Quanto le macchine, la loro evoluzione influiscono sulla scrittura, quanto la cultura digitale assume un ruolo centrale nella composizione sonora? Quesiti ai quali la rassegna proverà non a dare delle (impossibili) risposte, ma a suggerire ipotesi, a invitare all’esplorazione. Seguendo percorsi che questa volta attraversano tutta la città, dallo spazio post industriale di DumBO, fino a Palazzo di Re Enzo, l’Oratorio di San Filippo Neri, l’Accademia della Belle Arti e il TPO.

A questi cambiamenti sulla mappa, si aggiungono, quelli del cartellone, che, dopo l’edizione tutta italiana (anche per motivi legati al virus), si apre, come era tradizione di RoBOt, a una visione globale, che documenta quanto l’ondata elettronica contemporanea non sia riuscita solo a abbattere i confini tra i generi, ma anche quelli geografici. Confermando, ad esempio, quanto rilevante sia la scena italiana all’interno di questo panorama, con la presenza nel programma della bolognese, ma residente a Berlino, Caterina Barbieri, stella della musica contemporanea, tantissime opere commissionate da prestigiose istituzioni internazionali e un nuovo album, Spirit Exit , appena uscito, che presenterà proprio a Bologna. Dal nostro paese provengono anche Eva Geist e Luce Clandestina . Davvero tante le occasioni di immersione nel suono che il festival offre, con una presenza femminile sempre più forte. E’ il caso delle artiste danesi Sofie Birch e Nana P , che offrono al pubblico l’esperienza di tappeti eterei, onirici, che rileggono le teorie ambient di Brian Eno, padre spirituale di molte di loro. Succede con Lyra Pramuk e con Panta du Prince , ad esempio, con la groenlandese Courtesy , con la cileno-norvegese Carmen Villain .

Tra i primi nomi annunciati quello del bosniaco Mario Batkovic e dell’inglese Loraine James . A riportare gli spettatori alle origini della relazione, adesso strettissima, vischiosa quasi, tra la sperimentazione e la pista da ballo, tra l’avanguardia e l’edonismo della discoteca, sarà il duo composto da Miss Kittin e The Hacker , che ha reinterpretato la scuola del minimalismo portandola alle platee dei grandi club, con una cascata di ritmi che, come sempre accade con loro, faranno muovere tutti sino a notte fonda. Programma e informazioni su www.robotfestival.it