'Top Gun: Maverick', tra freschezza e nostalgia

È una dichiarazione d'amore al capostipite, è decisamente divertente ed è scritto bene. Sono questi i principali motivi per cui 'Top Gun: Maverick', seguito in discreta differita (1986-2022) di una pellicola che ha caratterizzato tanto gli anni 80 e l'immaginifica America a fine guerra fredda, sta continuando ad avanzare trionfalmente al botteghino mondiale attestandosi di poco sotto gli 800 milioni di euro globali. Incassi da cinecomic e sarà contento Tom Cruise, che nel sequel ha sempre creduto. Malgrado la pandemia che ne ha ritardato l'uscita, Top Gun 2 brilla in freschezza, anche grazie alla bella interpretazione di Miles Teller (figlio di quel Goose tragicamente morto nel primo capitolo) e all'effetto nostalgia che rispolvera diverse sequenze quasi uguali all'originale, come una partita a football sulla spiaggia al posto del celebre beach volley. Mancano forse un po' di dramma e quel poco di erotismo che avevano caratterizzato la forgia del compianto Tony Scott, ma Joseph Kosinski ha saputo costruire un popcorn movie robusto, destinato probabilmente ad aprire un franchise. "Chi è il migliore tra noi due?". Tu Val Kilmer, con sguardi che valgono più di mille parole.