Valentina Stoppani Bologna, il talento è giovane

Musicista e attrice, ha appena dato vita ad un festival di corti a Parigi, ’Désencadré’: "In pochi minuti bisogna dire tutto"

Valentina Stoppani, bolognese classe ’99

Valentina Stoppani, bolognese classe ’99

Bologna, 28 giugno 2022 - Attrice, musicista e ora anche artefice di un festival del cinema a Parigi. Valentina Stoppani , classe ‘99, è un talento made in Bo. Si diploma in flauto barocco al Conservatorio, ma presto capisce che il canto jazz è la sua strada. Frequenta il liceo Galvani e intanto si appassiona alla recitazione. Durante le prove di uno spettacolo viene notata dal produttore Giancarlo Grande , che le propone una parte in ‘Viaggio nel crepuscolo’ di Augusto Contento , presentato l’anno scorso al festival di Venezia. Poi la laurea in Economia aziendale e di nuovo la recitazione, questa volta a Milano, alla Scuola teatrale Paolo Grassi. Lo scorso ottobre vola a Parigi per frequentare il master in Management delle arti performative. E porta il suo estro creativo anche nella capitale francese: dà vita a ‘Désencadré’ , festival di cortometraggi rivolto ai giovani, che si è svolto nei giorni scorsi, in collaborazione con ‘Fuorinorma ’.

Stoppani, come è nata l’idea del festival?

"Nasce come un progetto di tesi. Ci è stato chiesto di sviluppare e realizzare un progetto creativo di rilevanza artistica. Unica condizione: trovare il sostegno economico necessario. Io e le mie compagne, Anna Chiara Bertoli e Ananya Shanbhag (collettivo AVAnsemble), abbiamo pensato a un festival di cortometraggi. Che poi è un po’ il biglietto da visita di ogni regista".

Dove avete trovato i finanziamenti?

"Appena abbiamo capito di voler giocare sul legame Italia-Francia (in gara c’erano 20 film italiani e 10 francesi), abbiamo bussato alla porta dell’Istituto italiano di Cultura a Parigi, che è stato il vero finanziatore. Il resto, attraverso una campagna di crowdfunding".

Perché proprio i cortometraggi?

" ‘Désencadré’ è un festival di giovani e sappiamo che tutti i registi partono dai corti. Volevamo dare valore alle prime opere, in pochissimi minuti riescono a far capire quale sia il linguaggio e l’estetica del regista. Dal grande pubblico il cortometraggio è sempre un po’ sottovalutato, noi abbiamo cercato di far rinascere questo tipo di produzione".

E i premi sono andati a…?

"La giuria AVAnsemble ha premiato ‘ Stairs’ della regista romana Adele Insardà , solo 23 anni, ma già con una notevole maturità artistica. Adriano Aprà , critico cinematografico, ha consegnato il ‘ Fuorinorma Award’ a Xavier Lavernhe, per ‘ Les flambeaux de la liberté ’, un corto sul fumo come simbolo di emancipazione femminile, e a ‘ Regard contre regard’ di Anouk Baldassari-Phéline ".

Tra i progetti futuri c’è quello di ritornare a Bologna?

"Per il momento vorrei viaggiare e continuare a fare provini. stiamo già pensando anche alla prossima edizione di ‘Désencadré ’. Il mio piano è di portare i cortometraggi francesi al festival ‘Fuorinorma di Roma".