Bologna, 5 gennaio 2022 - Si avvicina, per Vasco Rossi , il traguardo importante dei 70 anni che compirà il 7 febbraio, e il giornalista Massimo Poggini , che su di lui aveva già scritto Vasco Rossi, una vita spericolata , una delle biografie più amate dai fan del rocker di Zocca (l’edizione originale è contesa sulle aste on line dai collezionisti), pubblica (insieme a Marco Pagliettini ) ora il libro ’70 volte Vasco’ (Baldini+Castoldi), che ne ripercorre la carriera, con una attenzione particolare per il suo rapporto con Bologna. Poggini, Vasco è nato a Zocca, ma è Bologna la città dove è diventato la rockstar che conosciamo . "Certo, e non solo per il suo legame strettissimo con gli studi Fonoprint, dove registrò il suo album d’esordio ’…Ma cosa vuoi che sia una canzone’ , ma anche perché fu proprio a Bologna che tenne il suo primo concerto ufficiale, dopo tanti spettacoli nei localini. Era il 26 maggio 1979 e salì, ancora sconosciuto al vasto pubblico, su un grande palco in Piazza Maggiore". Come arrivò sul quel palco? "L’occasione per farlo suonare la trovò l’impresario Bibi Ballandi, che già allora credeva moltissimo in lui. Lo contattò proponendogli di esibirsi nella piazza. Ma ‘dimenticando’ di specificare che in realtà l’attrattiva non sarebbe stato lui, ma che si sarebbe dovuto limitare a suonare prima del comizio di Claudio Signorile, un politico allora molto famoso, certo più di Vasco". E Vasco? "Accettò, anche perché Ballandi promise che avrebbe avuto al suo fianco il ‘gruppo’ di Dalla, ancora non si chiamavano Stadio. Lucio, appena lo venne a sapere, si infuriò. In quei giorni era alle prese con le prove e l’ideazione di Banana Republic, il tour con Francesco de Gregori, che sarebbe entrato nella storia della musica dal vivo in Italia. Figuriamo se ...
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