Vogue Italia dedica un intero numero a Bologna

In copertina Matilda De Angelis che si racconta al direttore della Cineteca. Poi un'intervista esclusiva a Isabella Seràgnoli

Matilda De Angelis ritratta per Vogue con il Compianto (foto Brett Lloyd)

Matilda De Angelis ritratta per Vogue con il Compianto (foto Brett Lloyd)

Bologna, 28 luglio 2022 - Vogue Italia dedica un intero numero a Bologna: un viaggio attraverso i luoghi, le storie e i personaggi che l’hanno resa grande. Si parte dalla sua Cineteca, una eccellenza che riporta allo splendore originario i film di ogni epoca e Paese. La Cineteca, come ogni anno, ha curato il festival del Cinema Ritrovato nel cinema più bello del mondo, quello di piazza Maggiore.  Proprio qui, subito dopo una proiezione, Vogue Italia ha scelto di scattare la sua copertina che ha per protagonista l’attrice bolognese e internazionale Matilda De Angelis. Ed è proprio il direttore della Cineteca, Gian Luca Farinelli ,che ha intervistato per Vogue Italia Matilda De Angelis: nata a Bologna l’11 settembre del 1995 e che ha già alle spalle una carriera da cantante e otto folgoranti anni da attrice. Una conversazione molto particolare, e molto personale, in cui l’attrice si racconta tra l’amore per la sua città, la passione per la musica, la convivenza con l’ansia e il desiderio di leggerezza.

Della sua città Matilda racconta: "Secondo me Bologna è una città molto materna: ma lo ritengo un complimento; è una città che ti accudisce, che ti dà degli spazi umani, vivibilissimi e, allo stesso tempo, vive di una mentalità che definirei molto “libertina”. Allo stesso tempo è una città che definisce alcuni limiti, come spesso fanno anche le madri. E quindi, quando sei talmente protetto, talmente amato, coccolato, adorato, poi a un certo punto hai bisogno di sviluppare la tua indipendenza. È una città che ti prepara benissimo per il resto del mondo perché, nonostante le dimensioni, non è provinciale" 

I racconti che si susseguono nelle pagine del numero mettono proprio in luce gli aspetti per cui Bologna è ed è stata anticipatrice, all’avanguardia. Nel 1982 è stata la prima città italiana in cui le associazioni LGBTQ+ hanno stretto accordi con il Comune tanto da avere la concessione di uno spazio importante e storico, il Cassero, che quest’estate festeggia i suoi 40 anni – e viene raccontato nel magazine, con un servizio che ne fotografa le voci storiche e i volti nuovi.

Non solo: Bologna è la prima città universitaria del mondo occidentale (l’Alma Mater venne fondata nel 1088), la capitale del fumetto e dei diritti – come dimostra il recente traguardo dello Ius Soli comunale, ovvero la cittadinanza onoraria conferita ai figli di immigrati in attesa dell'auspicata riforma della legge sulla cittadinanza italiana. Non mancano i personaggi che l’hanno resa grande e nota in tutto il mondo, come Pier Paolo Pasolini, di cui quest’anno si festeggiano i 100 dalla nascita, rievocato in una chiave inedita: quella degli abiti nei suoi film. 

Il capoluogo emiliano cambia “dal basso” e si trasforma mantenendo fede alla sua tradizione inclusiva. Parte da questo concetto la guida agli epicentri del  divertimento e della cultura, divisa per quartieri, inclusa nel numero, che ripercorre tutti gli epicentri del nuovo. Spazio anche per gli indirizzi beauty e le vie dello shopping, fino alle fondazioni culturali e artistiche che oggi animano la città - in particolare con un’intervista esclusiva all’imprenditrice italiana più riservata, Isabella Seràgnoli, sul MAST.

Anche Luis Sal, celebrity di Youtube e dei social media, è un bolognese innamorato della sua città, che non perde occasione per promuoverla: a Vogue Italia racconta perché è così formativa e come mai tanti artisti, musicisti e talenti del web hanno scelto di viverci. E la moda? La città si trova su una direttrice, quella della via Emilia, che unisce il lavoro delle grandi aziende e il divertimento della Riviera Romagnola: ne parlano Marco Bizzarri, Ceo di Gucci, e Max Mara.