BOLOGNA,24 SETTEMBRE 2010 -  «PER ME è il simbolo di Bologna». La basilica di Santo Stefano è anche nel cuore di Roberta Capua. Lei, Miss Italia del ’86, seconda classificata, l’anno successivo, al concorso internazionale Miss Universo, fotomodella, indossatrice, volto noto della televisione italiana e mamma da due anni e mezzo, è nata a Napoli ma si sente una «bolognese doc».
Vive sotto le Due Torri da quattro anni al fianco del suo compagno, l’imprenditore bolognese Stefano Cassoli, e del piccolo Leonardo.
«Quando sono arrivata — racconta —, avevo solo sentito parlare della basilica. La prima volta che l’ho vista sono rimasta senza parole. Non immaginavo fossero sette chiese, tutte diverse ma collegate da loro. È un luogo al quale sono legata in modo particolare: ha accompagnato importanti vicende familiari. Suggestiva e affascinante, la basilica ti abbraccia nei momenti di raccoglimento e ti emoziona, ogni volta, per la storia che racconta, in ogni angolo, a ogni passo».
 

PER QUESTO, anche Roberta Capua ha scelto di esserci, di sostenere l’iniziativa del Carlino ‘PasseggiAmo per la basilica’ per raccogliere i fondi per i restauri. Ma il tre ottobre non verrà da sola: ieri ha ritirato in redazione il suo pettorale, il numero 22, e un secondo, il 25, per il piccolo Leonardo. A consegnarli nelle sue mani, Pierluigi Visci, direttore di Qn e del Resto del Carlino.
Un incontro importante per condividere l’amore per la basilica di Santo Stefano e un impegno che va avanti da quasi un anno.
«Ho seguito le vostre iniziative per salvare la basilica — ha spiegato la Capua — e ho letto sulle vostre pagine l’affetto dimostrato da associazioni e personaggi che in prima persona hanno fatto qualcosa per contribuire. Si sono mobilitati tutti: è davvero importante quello che si sta cercando di fare. La basilica è un bene della città: va salvata affinché le persone possano godere della bellezza di un posto che ha qualcosa di unico per come è collocata, per la diversità, per come riempie lo spazio. Per me è il simbolo della città, più di altri monumenti: è la parte più rappresentativa e particolare. I miei suoceri abitano in piazza Santo Stefano: ogni volta che passo i ricordi belli sono molti. È un luogo speciale, il centro di Bologna».
Forse in quattro anni l’amore che Roberta Capua prova per la nostra città è andato crescendo. Ma una cosa è certa: lei, ce la sta mettendo tutta per conoscerla sotto ogni aspetto. Sorridente e divertita ha confessato: «Sto anche imparando la cucina bolognese».
 

IL DIRETTORE Visci, dopo la chiacchierata e prima di salutarla, le ha consegnato due omaggi rappresentativi della lunga storia del giornale: il libro ‘45.000 notti passate a scrivere la Storia’ e la targa che riproduce la prima pagina del quel lontano 20 marzo 1885.