La vittoria della Virtus contro Caserta ha la faccia pulita di Viktor Sanikidze, che nell’ultimo mese è decisamente il giocatore più in forma della Virtus. In cinque partite - tra campionato e coppa Italia - il georgiano ha viaggiato a quasi 15 punti e 9 rimbalzi di media, e ha ritrovato - dopo il doppio infortunio - l’atletismo e la fisicità che nel 2004 gli valsero una chiamata al secondo giro del draft NBA. I 16 punti e 14 rimbalzi di domenica stanno a significare che - se continuerà così - Sanikidze potrebbe essere davvero il vero “americano” in più per il finale di stagione di una Virtus che può e deve cercare di mantenere il quarto posto, a partire dalla difficile sfida di domenica a Montegranaro, che ieri ha firmato il tiratore Ryan Toolson (proveniente da Treviso) al posto di un Bobby Jones che quest’anno non ha mai reso secondo le aspettative di Pillastrini e Vacirca. Ma non c’è stato solo Sanikidze, anzi: a parte i singoli giocatori (bene Homan, bene il finale di Winston) si è finalmente visto di nuovo uno spirito di squadra e tanta voglia di lottare, soprattutto in difesa, cosa che aveva latitato per un po’, e aveva portato alle brutte sconfitte di un paio di settimane fa. Un bel passo avanti, anche rispetto alla vittoria con Pesaro, visto anche il momento dell’avversaria. Ora sarà la caccia alla continuità la sfida principale per Lino Lardo. La partita è stata poi anche quella della massiccia affluenza della Fossa dei Leoni, che ha approfittato del gemellaggio con la tifoseria casertana per gridare al mondo il suo Rivogliamo la Fortitudo, con tanto di corteo e striscione. La presenza dei “cugini” ha stimolato i Forever Boys, che si sono sbizzarriti in parecchi striscioni goliardici. E’ stato stimolato anche patron Claudio Sabatini, che dopo aver favorito gli ospiti con biglietti a prezzi popolari, e aver dichiarato che la Fossa è sempre la benvenuta, a fine partita si è esibito in due sfottò: uno preparato, con la scritta “bentornati in serie A” fatta proiettare sui maxischermi, uno più spontaneo, con un (evitabile) segno di croce rivolto alla curva casertana/fortitudina. Già alla prima giornata contro Cantù Sabatini si era esibiito in un gesto contro la curva ospite, che allora (oltre alle proteste) gli era costato un deferimento. Stavolta il giudice sportivo non è intervenuto contro il patron, ma ha colpito invece l’81enne presidente Romano Bertocchi, reo di aver “offeso gli arbitri”, e di essersi fatto riconoscere in mezzo al pubblico. Per lui una settimana di inibizione, tramutata in ammenda di 3000 euro, che si vanno a sommare ai 2400 per “offese e minacce collettive frequenti del pubblico agli arbitri per lancio di sputi isolato e sporadico, colpendo”.

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