Al via l’arena per i pattini Castenaso in pole position

La federazione italiana e il suo presidente Aracu premiano il paese: "Abbiamo deciso di sostenere la proposta per la realizzazione di un impianto"

Migration

di Alessandro Gallo

Il sogno potrebbe divenire realtà. Il sogno è il progetto che Lorenzo Cassioli, 33 anni, laureato in Scienze Motorie e direttore sportivo della Pattinatori Bononia persegue da tempo.

La realizzazione di un’arena multifunzionale, nella quale far crescere il movimento del pattinaggio bolognese. Di più: fare di Bologna una sorta di capitale morale del pattinaggio, con un’arena multifunzionale, capace di dare ospitalità anche ad altre discipline.

Negli ultimi anni, con il suo carico d’entusiasmo e il suo palmares – un titolo mondiale, otto europei e sedici tricolori – Lorenzo ha bussato a mille porte, cercando alleati, sottoponendo all’attenzione delle più svariate realtù il suo sogno.

E l’arena potrebbe nascere nel giro di poco tempo a Castenaso. Perché Castenaso? Perché, intanto, un primo passo è stato fatto dal presidente nazionale della Fisr, Aracu, come ricorda, in una nota, la stessa federazione.

"Con un atto formale firmato dal presidente Aracu – si legge nella nota –, la Fisr ha dato seguito alla decisione del consiglio federale che, nel giorni scorsi, ha deciso di sostenere la proposta del comune di Castenaso relativamente all’avviso di manifestazione di interesse che assegna ai comuni complessivamente 162 milioni di euro, a valere sui fondi del Pnrr, per la realizzazione o la rigenerazione di impianti sportivi, con un massimo stanziabile di quattro milioni a progetto".

Un’ottantina i progetti che sono arrivati in federazione e, a godere del voto della Fisr, è stato proprio il comune di Castenaso, nell’ambito della Città Metropolitana di Bologna, che prevede la realizzazione sul territorio di un impianto sportivo, di proprietà pubblica, da dedicare non solo al pattinaggio corsa e all’artistico, ma pure hockey pista, hockey inline, inline freestyle, skateboarding e roller derby.

La palla, o meglio, i pattini adesso sono nelle mani del Governo, che dovrà dare un seguito alla decisione assunta dalla federazione.

Perché un impianto a Bologna? Per il salto di qualità: ogni anno in città vengono venduti almeno 10mila paia di pattina e sono almeno 70mila i bolognesi che li hanno in casa.

Il punto di riferimento per Cassioli e per chi ha collaborato con lui è l’impianto di Geisingen, in Germania. Un piccolo paese nella Foresta Nera che, partita da 6mila abitanti, ha svoltato grazie alla realizzazione, non solo dell’arena, ma pure di alberghi e ristoranti.

La Pattinatori Bononia, che è una delle capofila del movimento, è composta da 150 soci, una quarantina dei quali di alto livello.

L’obiettivo è crescere ancora e la presenza di un impianto di questa portata consentirà a Castenaso (e alla Città Metropolitana di Bologna) di divenire centrali nel panorama nazionale. Punto di riferimento per la Federazione e per la Nazionale.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro