Bonifazi al centro, il Bologna è più sicuro

Visite mediche per l’ex Udinese che Mihajlovic conosce bene per averlo allenato ai tempi del Torino. Dovrà abituarsi alla difesa a quattro

di Massimo Vitali

Sei carico? "Sì". Mai visto un calciatore che si presenta raccontando di non averne voglia. Ma nel caso di Kevin Bonifazi, sbarcato per la prima volta ieri sul pianeta rossoblù, non c’è ragione di dubitare della sua voglia di far bene.

Il Bologna, che lo acquisterà versando 5 milioni nelle casse della Spal (prestito con obbligo di riscatto) più uno all’anno nel conto in banca del diretto interessato (accordo quadriennale: chi non sarebbe carico al suo posto), lo ha accolto ieri nella famiglia allargata di Casteldebole, spalancandogli le porte del centro tecnico e dell’Isokinetic. Bonifazi, che ha compiuto 25 anni a maggio, è arrivato al ‘Niccolò Galli’ di mattina presto avviando il giro delle visite mediche.

Ha così potuto conoscere i compagni, dialogare con i dirigenti e pranzare al centro tecnico, facendo infine una lunga chiacchierata con Mihajlovic prima di essere immortalato dal fotografo attorno alle 17,30 davanti all’Isokinetic. Curiosamente, Sinisa ha schierato Bonifazi titolare una sola volta al Torino, quando i due si incrociarono nella prima parte della stagione 2017-18. E’ successo il 29 novembre 2017, in un Torino-Carpi 2-0 di Coppa Italia. Ironia del destino, quel giorno nella difesa a quattro disegnata dal serbo il compagno al centro del reparto era quel Lyanco che oggi resta un oggetto del desiderio dei rossoblù, mentre sulla corsia destra giostrava nientemeno che De Silvestri.

Più degli incroci del destino peserà però il piccolo rebus da sciogliere a livello di modulo. Bonifazi in carriera ha fatto vedere le cose migliori impiegato nella difesa a tre (è successo con Semplici alla Spal e con Gotti la scorsa stagione all’Udinese), mentre è probabile che qui, al netto di un non previsto cambio di modulo, dovrà cavarsela in una linea a quattro.

Ma con un ritiro intero davanti c’è tutto il tempo per assimilare gli schemi di Mihajlovic e i meccanismi della nuova linea. Se lo augura il ragazzo di Toffia, comune di mille anime in provincia di Rieti che poggia sulle ultime propaggini dei monti Sabini.

Toffia gli dedicò una festa in piazza quando nel maggio 2017 Bonifazi conquistò la promozione in A con la Spal.

E fu festa grande anche un anno dopo, nell’ottobre 2018, quando all’Olimpico, sempre in maglia Spal, Kevin realizzò il suo primo gol in serie A alla Roma nel giorno della vittoria per 2-0 degli uomini di Semplici.

"Capirete, in casa mia tutti tifano Lazio", raccontò il difensore nel dopo partita. Per la famiglia Colombarini Bonifazi, pagato a suo tempo 11 milioni al Torino, è stato un passo più lungo della gamba finanziariamente dolorosissimo, specie dopo la retrocessione in B della Spal.

Quaranta chilometri più a sud si respira nell’aria una voglia di ripartenza. Difesa a tre o difesa a quattro, per Bonifazi è tempo di andare all’attacco del destino.

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