Giro dell’Emilia 2018 Bologna, vince De Marchi. "Pubblico incredibile" / FOTO

Il friulano conquista la 101esima edizione con un’azione solitaria di 25 chilometri: "Sognavo un'impresa così". Tra le donne trionfa la lituana Rasa Leleivyte

Bologna, il podio del Giro dell’Emilia 2018 (FotoSchicchi)

Bologna, il podio del Giro dell’Emilia 2018 (FotoSchicchi)

Bologna, 6 ottobre 2018 – Grande corsa, grande vincitore: coccolato dalla solita cornice di pubblico, con i portici di San Luca affollati da appassionati di ciclismo e da turisti in visita alla basilica, il Giro dell’Emilia (foto) si consegna ad Alessandro De Marchi, pedina chiave della Nazionale. Friulano, 32 anni, in attesa di diventare padre a fine mese, il Rosso di Buia si inventa una giornata da dominatore sul durissimo circuito finale: a tre giri dalla fine, allunga sul gruppo, si mangia tre fuggitivi che lo precedevano e si fa gli ultimi 25 chilometri da solo sotto il diluvio. "Era da tempo che sognavo un’impresa così: ci sono riuscito seguendo l’istinto, in una corsa non adattissima e con una partecipazione di altissimo livello", racconta il vincitore al termine della sua cavalcata.

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Non esagera: alle sue spalle De Marchi lascia un ordine d’arrivo da grande classica, con il colombiano Uran e il belga Teuns, suo compagno di squadra, ai posti d’onore, staccati di 9 secondi, e a seguire il canadese Woods, fresco di bronzo mondiale, i francesi Pinot e Bardet e lo sloveno Roglic, tutti a 13’’. Ottavo l’attesissimo Nibali, giunto a 15’’, a conferma di una forma che pian piano sta migliorando e potrebbe consentirgli di chiudere alla grande la stagione sabato prossimo al Lombardia. "Sì, mi sono sentito bene", conferma il siculo, festeggiatissimo fin dalla partenza in Fiera e bravo a ripagare, correndo sempre in prima fila, l’attesa dei fans assiepati sotto il porticato di San Luca, con un occhio alla strada e un orecchio alle (sfortunate) vicende del Bologna calcio.

Il pubblico è stato uno degli ingredienti di una giornata di ciclismo totale: non solo spettacolo in corsa, ma anche ai bordi della rampa finale, specialmente lungo le terribili pendenze della curva delle Orfanelle. "Emozione su questa salita? Tanta, tantissima. La salita è molto bella, le persone le vedi vicine, a ogni giro ti danno una carica incredibile e questa è una cosa che ha fatto la differenza nei tre giri che ho fatto da solo", testimonia De Marchi, anticipando ciò che accadrà di nuovo fra sette mesi, quando il Giro d’Italia comincerà a disegnare la sua classifica con una cronometro che da piazza Maggiore si arrampicherà fino alla basilica di San Luca: un’emozione alla quale da anni il giro dell’Emilia ha fatto l’abitudine. 

 

L'ordine di arrivo degli uomini

 

L'ordine di arrivo delle donne

Il Giro dell’Emilia Donne Elite ha segnato il trionfo della campionessa lituana Rasa Leleivyte (Aromitalia Vaiano), che ha conquistato la vittoria sfuggitale lo scorso anno con un recupero negli ultimi duecento metri della corsa. Seconda Artenis Sierra della Astana Women’s Team e Cecille Ludwig della Cervelo-Bigla.

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