"Impianti aperti al 100% a vaccinati e guariti"

Muro della Lega di A sul nodo riaperture, Gandini avvisa: "Con capienza al 25% il campionato è a rischio". Spunta la carta Giorgetti

di Massimo Selleri

Impianti senza limitazioni nella capienza per chi non corre il rischio di contrarre il Covid. Questa è la conclusione dell’assemblea della LegaBasket che si è tenuta ieri a Bologna. Sono due le categorie di persone che sono in questa condizione, chi ha concluso l’iter vaccinale e chi ha contratto il virus, ed è guarito, nei sei mesi precedenti al giorno della partita. In sostanza si tratta di tutti coloro che sono titolari del famoso "green pass".

La richiesta è in netto contrasto con il contenuto del decreto legge che riduce al 25% la capienza dei palazzetti e che ha fatto arrabbiare il mondo sportivo.

"Le squadre di Serie A ritengono - spiega il presidente Umberto Gandini in una nota - che a queste condizioni, la partenza del nuovo campionato sia gravemente a rischio: la percentuale di presenze decisa dal Governo non consente nemmeno ai club di aprire la campagna abbonamenti e iniziare così a invertire il devastante impatto economico che la chiusura anticipata della stagione 2019-20 e la disputa della stagione 2020-21 a porte chiuse (a parte la fase finale dei playoff) hanno avuto sui bilanci dei club di Serie A".

Ora la richiesta arriverà sul tavolo del consiglio federale di giovedì per una ratifica che allagherebbe la panorama dal massimo campionato italiano a tutte le gare che si disputano sotto l’egida della federbasket, poi verrà inviata al consiglio dei ministri.

Scontato l’appoggio del presidente della fip Gianni Petrucci che in questi giorni non ha lesinato critiche alla decisione presa dall’esecutivo senza ascoltare le parti interessate.

Due le modalità che la Lega mette in campo per far cambiare idea al governo. La prima è cercare di coinvolgere il ministro allo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che è uno sfegatato tifoso di Varese. Tra l’altro Giorgetti è titolare del dicastero interessato per un altro motivo. I club di serie A che nel 2020 hanno perso circa 2 milioni di euro, hanno ricevuto un ristoro che non ha superato i 50mila euro. Se la situazione si dovesse ripetere anche quest’anno il rischio concreto è che buona parte dei club si presentino a Roma per aprire un tavolo di crisi.

La seconda è stringere una alleanza con la Lega Calcio e con tutte le realtà che fanno parte del comitato 4.0 e in particolare con la Legavolley.

Il vero proplema, però, è la qualità della risposta a questa richiesta. I precedenti dicono che se si osservano in maniera scrupolosa tutte le norme di ingresso dei tifosi, come hanno fatto Virtus e Milano nelle finali playoff, allora i palazzetti diventano luoghi sicuri e l’esempio più lampante è stato l’epilogo della gara che ha consegnato il 16simo scudetto alla V nera. Il distanziamento durante le premiazioni non è stato osservato, ma essendo entrate solo persone che non erano contagiate, alla fine quella festa non si è trasformata in un focolaio.

Ieri sono uscite le date della SuperCoppa. La Fortitudo darà il via alla manifestazione il 3 settembre giocando in trasferta a Venezia. Già qualificate per i quarti che si disputeranno all’Unipol Arena Virtus, Milano, Pesaro e Brindisi. La Final Eight parte sabato 18 settembre, lunedì 20 ci saranno le semifinali e la finale è prevista per martedì 21.

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