Arnautovic: unico e inimitabile. E adesso anche re dei bomber

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di Massimo Vitali

Quando un mese fa il Manchester United uscì allo scoperto bussando alla porta di Marko Arnautovic con l’offerta pronta da presentare al Bologna, qualche buontempone sui social azzardò un "se gli inglesi si presentano con venti milioni si può anche vendere Arnautovic e coi soldi incassati comprare un altro centravanti".

E’ una trappola in cui per fortuna non sono caduti i dirigenti rossoblù, consci del fatto che dietro l’etichetta di ‘incedibile’ appesa fin dall’inizio al nazionale austriaco si celava l’impossibilità pratica di trovare, a tre settimane dalla chiusura del mercato, un ‘altro’ Arnautovic, anche potendo reinvestire eventualmente una ventina di milioni.

Benedetto fu quel gran rifiuto. Mai in tempi recenti un Bologna si è identificato nel suo centravanti come oggi il Bologna di Mihajlovic si identifica in Arnautovic. Al punto che il cambio di etichetta, vista anche la profonda crisi tecnica in cui si è avvitato l’allenatore, viene quasi spontaneo: quello che era il Bologna di Mihajlovic è diventato il Bologna di Arnautovic.

Centravanti Unico, si diceva un anno fa: nel senso che tra Santander, Barrow (che centravanti non è mai stato e mai sarà) e Falcinelli non c’era in organico una prima punta in grado di sostituire il nazionale austriaco se ad Arnautovic fosse venuto un raffreddore.

Oggi Marko resta sì il Centravanti Unico, ma nel senso che è l’unico calciatore rossoblù ad essere entrato nel tabellino dei marcatori. Cinque giornate di campionato e 5 gol di Arnautovic, che oggi gli valgono l’onore di accomodarsi sul trono di capocannoniere della serie A, ma che soprattutto hanno dato un po’ di sostanza e di punti in classifica a un Bologna che senza il suo faro austriaco sarebbe una zattera in balia delle onde destinata al naufragio.

C’è un dato che la dice lunga sull’exploit di questo avvio di stagione di SuperMarko. Mai in diciassette anni di onorata carriera, che lo ha visto indossare le maglie di Twente, Inter, Werder Brema, Stoke City, West Ham e Shangai Port, Arnautovic era partito così forte in campionato. Cinque reti nelle prime cinque giornate rappresentano un primato che il ragazzo di Florisdorf ha stabilito a 33 anni.

E pensare che un anno fa dopo il rovescio di Empoli Saputo mise alla porta Walter Sabatini, l’uomo che più si era speso per l’ingaggio di Arnautovic, tenendosi stretto Bigon (che aveva fatto il grosso del mercato), salvo poi silurare anche quest’ultimo a fine stagione. Chi ci capisce è bravo.

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