Bako scherza e rilancia la sfida: "Il Belgio ha battuto gli iberici"

"Ho potuto parlare con Sergio prima e dopo il confronto. Orgoglioso dei complimenti. che mi ha rivolto alla fine"

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di Massimo Selleri

"Il Belgio è l’unica squadra che ha battuto la Spagna". Per quanto vera la frase potrebbe nascondere una dose importante di presunzione, ma siccome la dichiarazione arriva da Ismael Bako, i toni sono completamente diversi. I modi del nuovo centro della Virtus sono quelli del gigante buono, anche se in campo le cose sono un po’ diverse stando anche a quanto si è visto nell’ultimo Eurobasket.

"Ai campionati europei – prosegue il numero 7 della Segafredo – ho parlato con coach Scariolo prima della partita che ci ha visti l’uno contro l’altro e quella per me è stata un’ottima occasione per far vedere cosa sono in grado di fare. Dopo mi ha fatto i complimenti e ha detto di aver avuto una buona impressione su di me e di questo non posso che essere contento".

Raccolti i complimenti da chi è l’allenatore campione del mondo e da domenica campione d’Europa, il pivot belga tiene i suoi piedoni ben attaccati alla terra dimostrando che i suoi 208 centimetri sono un misto di simpatia e gentilezza.

"Sinceramente non so neppure io come si pronuncia il cognome. C’è chi dice Bàko e chi Bakò, a me va bene in entrambi i casi anche perché sono abituato a essere chiamato attraverso uno dei miei tanti soprannomi. Quello che conta è fare canestro e vincere le partite, poi magari qui mi darete un soprannome nuovo".

Nel maggio del 2019 i cammini della Virtus e Bako si stavano per incrociare alla final four della Champions League, con il lungo bianconero che allora giocava nelle fila di Anversa. I belgi furono eliminati da Tenerife che, a sua volta, venne sconfitta in finale dalla Segafredo.

"Mi sarebbe piaciuto giocare quella partita. Da allora ho seguito la Virtus, conoscevo personalmente già qualche compagno, so quale sia la filosofia del coach ed è chiaro che qui il lavoro è accurato. Il mio obiettivo è quello di migliorare, durante l’Eurobasket ho avuto l’opportunità di affrontare giocatori Nba ed europei, ho capito quale sia il loro livello e questo mi ha molto motivato".

Nato a Lovanio, dove ha sede una delle più importanti università cattoliche del continente, il 10 ottobre 1995, in questa prima settimana bolognese non ha avuto particolari problemi ad ambientarsi.

"Mi sono subito sentito a casa e questo è un merito del club e dei miei compagni. Si respira un’aria molto positiva soprattutto grazie alla volontà di aiutarsi e collaborare. Nell’ultimo torneo ho commesso qualche errore, ma siamo in precampionato ed è normale per chi si ritrova in una nuova squadra, avere qualche difficoltà sul campo con i suoi compagni".

Nel suo palmares ci sono un campionato francese e una coppa di Francia, entrambi i trofei sono stati vinti nella stagione 202021 con la maglia dell’Asvel Villeurbanne, club con cui ha già disputato l’Eurolega.

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