Nel segno di Anna Maria Carli, che è stata la prima vice presidente della Fidal. Ester Balassini, classe 1977, è stata per una vita la regina italiana del lancio del martello. Da qualche stagione è delegato provinciale Fidal ma, oggi, potrebbe entrare nel consiglio federale. A Fiuggi (Frosinone) ci sono le elezioni nazionali e Stefano Mei, il presidente uscente (e di nuovo candidato), ha voluto Ester nella sua squadra.
"Dal provinciale al nazionale sarebbe un bel salto – commenta Ester –. Vedremo se sarò eletta. Inizialmente, quando ho smesso di gareggiare, non ne volevo sapere di buttarmi in politica. Poi mi sono resa conto di voler restituire, in qualche modo, tutto quello che mi ha regalato l’atletica in tanti anni di carriera. E sono qui, pronta. Se sarò eletta porterò il mio contributo. Se non andrà, continuerò il mio percorso nella mia Bologna".
Fiera del suo cammino, Ester, che non nasconde emozioni e legami con il passato. "Ho sempre ammirato Anna Maria Carli – sottolinea –. Era una mia tifosa, era una dirigente capace. Si fece largo, con ottimi risultati, in un mondo che era soprattutto maschile. Ha fatto tanto, diventando la prima vice presidente donna della storia dell’atletica leggera. Non so se un giorno dovesse toccare anche a me, perché non ci penso. Ma questa candidatura mi riporta a lei. Credo ci sia un filo che lega questa cose, anche se Anna Maria non c’è più".
La Signora Carli, come la chiamavano tutti, è scomparsa da qualche anno. Ma il suo esempio e la sua passione restano un punto di riferimento.
"Non so se arriverò così in alto –prosegue –. Io continuo a pensare alla base. E se dovessi essere eletta porterò Bologna con me".
Ci sono due progetti che le stanno a cuore. Quello che renderà Castenaso una realtà al top e la riqualificazione del Lucchini (l’antistadio).
"A Castenaso è già tutto fatto. Al Lucchini i lavori dovrebbero concludersi nel 2026. Potrebbe essere una bella esperienza che non ho mai vissuto. Se non dovesse andare, niente problema. Tornerò a lavorare per la mia Bologna".
Ester per la Fidal, Erika Morri per la federazione rugby: due ragazze bolognesi che dopo aver fatto la differenza sul campo, intendono farlo come dirigenti.
"Erika e io – la chiosa di Ester – siamo in sintonia. Abbiamo cominciato a collaborare partendo dal teatro. Ci stiamo sostenendo e consigliando. Uno sport di squadra: noi ci siamo sempre".
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