Bardi è già titolare: "Bologna, la mia sfida"

Skorupski è ancora ko per la spalla e torna in città, tra i pali tocca al nuovo arrivato: "Devo molto a Benvenuto, ex preparatore di Lopez"

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di Massimo Vitali

PINZOLO (Trento)

Dieci anni fa Francesco Bardi aveva le stimmate del predestinato. Cresciuto nel vivaio del Livorno, la squadra della sua città, e debuttante in A a 18 anni in un Parma-Livorno ultima di campionato, dopo il trasferimento all’Inter, con cui nel 2011 ha vinto un Torneo di Viareggio, Bardi in pochi anni è diventato il record-man di presenze con l’Under 21 azzurra: 37 gettoni nella storia li hanno raccolti solo lui e Andrea Pirlo.

Quando però tutti gli addetti ai lavori gli preconizzavano un futuro di gloria, la sua carriera si è progressivamente insabbiata nell’anonimato (Livorno, Novara, Chievo, una parentesi da spettatore all’Espanyol e le ultime cinque stagioni al Frosinone), da cui il ventinovenne confida di uscire adesso con la chiamata del Bologna.

"Sono qui perché mi piacciono le nuove sfide" diceva ieri a Pinzolo nel giorno della sua presentazione. In realtà il destino ha voluto che Bardi sia qui per prendersi subito una maglia da titolare. Titolarità da precampionato, ovvero una gloria forse un po’ effimera. Ma intanto la nuova stagione è cominciata e il titolare Lukasz Skorupski è già in infermeria, e più precisamente all’Isokinetic (è sceso in città ieri abbandonando il ritiro) per controllare lo stato di salute di una spalla che lo tormenta da giorni, probabile effetto di un movimento innaturale fatto dal portiere polacco in vacanza.

Skorupski ricomincerà a lavorare in città con carichi crescenti la prossima settimana, ma intanto Bardi ha difeso i pali nel test con la Bagnolese, la stessa cosa succederà domani nell’amichevole di fine ritiro con la Feralpisalò e il 30 luglio toccherà di nuovo a lui, ad Altach (Austria) sfidare il Borussia Dortmund di Haaland. "Per me è un grande orgoglio indossare una maglia carica di storia come quella del Bologna", dice Bardi, che ha il contratto in scadenza al prossimo giugno e che il prolungamento del rapporto dovrà guadagnarselo sul cammpo. "E’ un po’ come se scommettessi su me stesso _ ammette _. Ma questo sarà uno sprone in più per ottenere il massimo da questa esperienza".

Garantisce per lui Vincenzo Benvenuto, preparatore dei portieri nel Frosinone di Nesta cresciuto, negli studi e nel ruolo di allenatore dei numeri uno, proprio sotto le Due Torri, e precisamente nel settore giovanile di Casteldebole, con tanto di promozione in prima squadra nel 2014-15, in serie B, con Diego Lopez in panchina. "A Vincenzo devo molto", dice Bardi. E forse adesso deve un po’ anche a Skorupski, che suo malgrado in queste prime settimane dovrà consegnargli i guantoni da titolare. E’ l’inizio di una nuova vita? "Rimpianti per la mia carriera non ne ho", dice l’ex predestinato: "Ma soprattutto ho ancora un pezzo importante di strada da fare".

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