Bologna, 13 settembre 2012 - Martedì scorso, la quarta sezione civile e fallimentare del Tribunale di Bologna ha dichiarato il fallimento di 103 Società Sportiva Dilettantistica arl già Fortitudo Pallacanestro Società Sportiva arl. Si tratta della società sportiva che nel 2000 e nel 2005 si è laureata campione d’Italia e che, da quando è passata di proprietà da Giorgio Seragnoli a Michele Martinelli e poi a Gilberto Sacrati, ha conosciuto un lento e costante declino fino all’onta della radiazione decretata nel luglio scorso dalla Federbasket.


Un provvedimento estremo causato dai tanti debiti contratti nei confronti dei tesserati e che poi il club non è riuscito ad onorare. Copione che si è tristemente ripetuto lunedì 3 settembre durante l’ennesima udienza: la ex-Fortitudo non è riuscita ad ottenere le desistenze dei tre creditori, Equitalia Centro, Bavutti Impresa Indipendente e Sa.Ca. S.C., che avevano presentato istanza di fallimento e in questa occasione il giudice Maurizio Atzori non ha concesso proroghe registrando lo stato di insolvenza in cui da oltre un anno versa il club.


Immaginando già a luglio un epilogo simile il presidente/proprietario Gilberto Sacrati è corso ai ripari rinominando Fortitudo Pallacanestro gli Eagles e dando alla vecchia società dell’Aquila il nome di 103. La cosa è stata registrata dal tribunale che nelle motivazioni che hanno portato alla dichiarazione di fallimento ha specificato come «...la società ha perso l’affiliazione per debiti pregressi provvedendo a stipulare con una nuova società un contratto di affitto di ramo d’azienda utile, a dire della difesa, a preservare i valori aziendali ed il patrimonio del settore giovanile». Spetterà a Carlo Alfonso Lovato, curatore della società, verificare se questa continuità aziendale è così forte da trascinare anche Eagles nel fallimento, oppure se la società che milita in Dna e che è sempre di proprietà di Sacrati è al riparo dal fallimento. Ad ogni modo la bacheca con i trofei vinti dalla ex-Fortitudo Pallacanestro, due scudetti, una Coppa Italia e una SuperCoppa, dovrebbe rientrare nei beni 103 destinati all’asta, sebbene sia stata trasferita agli Eagles.


Il presidente della Fortitudo Pallacanestro sembra essere intenzionato a non subire passivamente questo provvedimento minacciando un ricorso legato alle presunte irregolarità con cui Equitalia ha ripresentato istanza di fallimento. Nel novembre del 2011 era stata concordata una rateizzazione, ma il piano di rientro era stato disatteso dal club e l’ente di riscossione ha ritenuto opportuno portare la questione in tribunale. Inoltre a più riprese i legali di Sacrati hanno fatto presente come nei confronti del Comune di Bologna sia in piedi un contenzioso al Tar con una richiesta di risarcimento di 6 milioni di euro per l’ormai annosa questione del PalaDozza, una cifra che coprirebbe ampiamente i debiti della società. In attesa di queste eventuali opposizioni la 103 entro venerdì dovrà presentare i bilanci e redigere un inventario dei beni nel più breve tempo possibile. Già fissata al 23 gennaio 2013 l’udienza per conoscere l’effettivo stato passivo della società.