Federico Dordei Bologna, ecco il campetto per ricordare il bimbo morto nell'incidente

Taglio del nastro per il playground dietro al Paladozza intitolato al piccolo cestista. Il papà Gigi: "Questo spazio ci tiene ancorati a lui, il basket era la sua passione"

L'intitolazione del playground a Federico Dordei

L'intitolazione del playground a Federico Dordei

Bologna, 18 giugno 2022 - Emozioni e commozione. Ma anche gioia. Una mattina speciale al Giardino Decorato al Valore Civile, a ridosso del PalaDozza. Una cerimonia unica per il taglio del nastro, anzi, della retina, del playground intitolato alla memoria di Federico Dordei, scomparso a soli sette anni.

Ci sono il sindaco Matteo Lepore, l’assessora allo sport Roberta Li Calzi, il consigliere del Comune per i Grandi Eventi Mattia Santori. E ancora il presidente della Fondazione Rusconi Ivano Ruscelli, il direttore marketing di Lavoropiù Matteo Naldi, il presidente della Sg Fortitudo Andrea Bianchini, Emiliano Fava di Truly Design e ancora gli ex giocatori Davide Lamma, ‘Jack’ Zatti, ‘Riccio’ Ragazzi, Renato Albonico, ‘Tatto’ Tattini. Un campo bellissimo reso ancora più unico dal lavoro e dalle idee portate avanti da Andrea Vicino, ex presidente della Sg Fortitudo, che pure lui ci ha lasciato anzitempo. Era stato proprio Vicino, dopo la scomparsa di Federico, a parlare di questo progetto con Andrea Bianchini, che oggi occupa il ruolo di numero uno della Sg Fortitudo.

Un campo colorato a disposizione della città che serva per includere e coinvolgere tutta Bologna.

“Avevamo preso un impegno con la Sg Fortitudo, con la famiglia, siamo qua in questo bellissimo campo - racconta il sindaco Matteo Lepore -. Il basket è una storia nella quale credere. Il basket è fatica, ma anche gioia. Si impara a giocare a stare insieme”.

Il sindaco tenta la via del canestro - “i liberi li tiro meglio di Shengelia”, dice sorridendo e centrando il bersaglio al secondo tentativo -, poi lo imitano in tanti. E nei prossimi giorni e prossimi mesi saranno migliaia i bolognesi e non che giocheranno su quel campetto che porta il nome di Fede Dordei. Ci sono la mamma e il papà di Fede, Susanna Zuccato e Gigi Dordei. Dovrebbe parlare la mamma, ma la commozione di Susanna è troppo forte. Nel basket si impara ad aiutare il compagno: Gigi prende il microfono, tocca a lui fare canestro nel nome di Fede. Non è facile parlare quando si parla di un figlio strappato agli affetti troppo giovane.

“Ci tengo - dice Gigi con gli occhi lucidi - a ringraziare davvero tutti. La Fondazione Rusconi e Lavoropiù, il Comune di Bologna e la Sg Fortitudo. E ovviamente Andrea Vicino, che per primo ha avuto l’idea di dedicare un campo alla memoria di Fede . Mi fa piacere che ci sia un playground che porterà il nome di Federico. Lo sport è uno strumento che aiuta a integrare. Giocheranno la comunità filippina e quella dei ragazzi dell’est, mescolati con i giovani di Bologna. Per Federico la pallacanestro era una passione. Non gli ho dovuto trasmettere nulla, perché ha fatto tutto da solo. E’ cresciuto in questa città, ha respirato i canestri. Sotto i portici si divertiva a dribblare i passanti, immaginando di avere un pallone tra le mani e correva felice. Perché per lui la passione per i canestri era qualcosa di viscerale. Adesso c’è questo campo, che lo ricorda. Che ce lo ricorda. Che ci tiene vicini e ancorati a lui”. Applausi per papà Gigi, così come in rapida successione per Davide Lamma e Riccio Ragazzi, che rammentano di aver giocato tante volte su quel campetto. Ci sono le parole di Matteo Naldi, perché Lavoropiù ha fatto davvero tanto per questo playground.

“Il segno dell’attenzione della città a tutta quest’area”, ripete il sindaco Matteo Lepore. C’è tanta (bella) gente sul campetto che onora la memoria del giovane Federico. C’è tanta Bologna che rinuncia al sabato mattina in spiaggia per dare un segnale. Di vicinanza alla famiglia di Federico, di speranza per il futuro. E del resto, il campo è dedicato a Fede.

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