Basket a Bologna, ecco il playground in cui si sfidano i quartieri

Il torneo 4 contro 4 si svolge dall'11 giugno al 18 luglio, la finale sarà in piazza VIII Agosto. Si sfidano 60 squadre

Uno scatto dalla finale 2017 in piazza VIII Agosto

Uno scatto dalla finale 2017 in piazza VIII Agosto

Bologna 12 aprile 2018 - La magia dei ’campetti’ di periferia, quei palcoscenici un po’ nascosti che fanno onore alla tradizione cestistica di ‘Basketcity’. Emozioni garantite dal torneo playground ‘Not in my house’, competizione di streetbasket 4 contro 4 arrivata quest’anno alla sua seconda edizione. Dall’11 giugno al 18 luglio, 60 squadre e quasi 360 giocatori si sfideranno per conquistare il trono di Bologna. L’obiettivo? La finale tra le tribune di piazza VIII Agosto del 17 e 18 luglio.

image

Un’occasione per tutti gli appassionati over 16 della palla a spicchi di mettersi in luce difendendo i colori della propria ‘contrada’. Sì, perché ciò che legherà tra loro i compagni di squadra è proprio la residenza. Le cinque ‘conference’ in cui si giocherà il torneo si ispirano alla tradizione della massima serie cestistica americana: una divisione in South, Center, North, East e West che quest’anno conta due nuove ‘arene’: il Meloncello per la Center conference e il parco ‘Rodriguez’ di San Lazzaro di Savena per l’East conference.

Non uno spettacolo per tutti gli appassionati, ma anche, “una causa nobile del basket – secondo l’assessore allo sport Matteo Lepore – un progetto importante, da accompagnare non solo dal punto di vista economico, ma da associare all’idea di Bologna come ‘Basketcity’ su cui vogliamo scommettere”.

Promozione della pallacanestro a 360 gradi, “che coinvolge giocatori e cittadini – aggiunge Elena Boni, vicepresidente Csi Bologna, e diventa un’occasione per riqualificare determinati contesti cittadini”. “Un nuovo collante fra comuni, quartieri, e cittadini” secondo Barbara Giannerini, assessore con delega allo sport del comune di Castel Maggiore, playground della North conference. Che quest’anno si arricchisce di una “organizzazione più strutturata rispetto al 2017 – spiega soddisfatto il presidente di ‘Not in my house, Nicola Venturi’ – grazie a Csi e Fip abbiamo perfezionato il regolamento. L’obiettivo è quello di coinvolgere tutto il mondo del basket, e ora pensiamo anche a un torneo femminile”.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro