Virtus Bologna, Weems: "Con Valencia serve la curva"

PalaDozza ore 20.30, l’ala bianconera: "Stiamo crescendo, ma contro avversari così forti abbiamo bisogno del calore dei nostri tifosi"

Kyle Weems

Kyle Weems

Bologna, 10 novembre 2021 - "Sarà una gara molto dura e averemo bisogno del calore dei nostri tifosi". Così Kyle Weems presenta la gara di questa sera, quando alle ore 20.30 la Virtus ospiterà Valencia al PalaDozza per la quarta giornata della prima fase di EuroCup. "I nostri avversari sono una squadra – prosegue Weems – che è tra le favorite per chiudere questa prima fase al primo posto. Anche loro in questo inizio di stagione hanno dovuto fare i conti con diversi infortuni, ma questo non gli ha impedito di mettere in campo una difesa molto forte. Noi dovremo scendere in campo tenendo molto alta la concentrazione per ridurre al minimo gli errori. Ci servirà, anche, il sostegno del nostro pubblico, ma su questo aspetto non ho alcun dubbio. I tifosi ci saranno e si faranno sentire".  

Nel tempo tra lei e il popolo virtussino si è costruito un legame molto particolare. Ci spiega i motivi di questo feeling? "Due anni fa più o meno di questi tempi sono dovuto tornare a casa mia nel Kansas perché mio padre stava molto male. Sapevo che non c’era più nulla da fare e tornai in Italia giusto in tempo per giocare una partita in casa. Ero disperato e il fatto che i tifosi mi avessero dedicato uno striscione mi fu di grande aiuto. Mio papà morì durante un incontro di EuroCup in Israele e io decisi comunque di continuare a giocare perché mi sembrava giusto così. Raggiunsi dopo la mia famiglia e poi anche in questo caso arrivai a Bologna per disputare un’altra partita in casa. I tifosi mi mostrarono una vicinanza incredibile e in me è scattato un qualcosa per cui sento di dover dare sempre il massimo per loro. Era il minimo che potessi fare e non nascondo che vorrei finire la carriera qui perché qualunque cosa io faccia o qualsiasi cosa io possa vincere, non potrò mai ripagare quello che loro hanno fatto per me in quello che fino a qui è stato il momento più difficile della mia vita". Ci descrive la nuova Virtus? "E’ una squadra molto forte a cui va dato il tempo di lavorare perché tutti possano restare al passo di Milos Teodosic e Marco Belinelli. Sono due giocatori dal talento straordinario e non lo scopro di certo io. Anche a causa degli infortuni il gruppo è cambiato molto rispetto a inizio stagione. Ci stiamo conoscendo e dobbiamo anche prendere una completa confidenza con le idee di coach Scariolo. Abbiamo degli obiettivi importanti, come vincere l’EuroCup, e io credo che ci siano tutte le potenzialità per poterli raggiungere". Il Kansas è uno stato agricolo e lei è nato a Topeka, che nella lingua dei pellerossa significa, «luogo adatto per coltivare le patate». Come ha fatto uno che viene da quelle terre a vincere uno scudetto e una Supercoppa? "Ogni tanto me lo chiedo anche io, poi mi vengono in mente gli insegnamenti di mio padre e di mio zio, quelli che ti spiegano come nessuno ti regalerà mai nulla e tu non devi sentirti mai appagato. Questo spirito a rovescio ti porta a dire che le difficoltà vanno sempre affrontate senza rassegnazione e con il massimo impegno. Ad esempio nel campionato passato nessuno pensava che saremmo arrivati in finale o che avremmo battuto Milano, eppure abbiamo fatto entrambe le cose". Le piace Bologna? "Piacere è un verbo riduttivo, perché io amo Bologna. E’ la mia seconda casa. Qui si sono realizzate due cose: la prima è che vivo in una città accogliente, dove la gente è cordiale e fa di tutto perché tu ti senta a tuo agio. E poi sono all’apice della mia carriera dato che la Virtus è il club più importante per cui abbia mai giocato sia per il suo blasone che per il suo pubblico e per la sua attuale proprietà che sta facendo tutto quello che è necessario fare per riportarla ai livelli della sua storia passata e non ti fa mancare nulla dimostrandosi molto attenta a tutti i dettagli. Spero, davvero, di finire la mia carriera qui". Intanto ci resterà fino al 2023. "Non mi aspettavo che arrivasse questa proposta di prolungamento e sono rimasto molto colpito dalla fiducia che il presidente Massimo Zanetti, il ceo Luca Baraldi e il direttore generale Paolo Ronci mi hanno dato".  

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