MASSIMO VITALI
BFC

"A Karlsson serve più concretezza. L’esclusione dalla Champions può aiutarlo a trovare la spinta"

L’ex difensore analizza la partenza difficile: "Dobbiamo cancellare il ricordo della scorsa stagione"

"A Karlsson  serve più concretezza. L’esclusione dalla Champions può aiutarlo  a trovare la spinta"

L’ex difensore analizza la partenza difficile: "Dobbiamo cancellare il ricordo della scorsa stagione" .

Bologna, 6 settembre 2024 – "Tutti adesso pensano alla trasferta di Liverpool. Da tifoso lo capisco benissimo, ma mi auguro che a Casteldebole la testa sia al Como, che è il primo snodo importante della stagione". Marcello Castellini anche oggi fa quello che faceva egregiamente quando guidava la difesa rossoblù: tiene le antenne dritte, fiuta i pericoli e gioca d’anticipo per prevenire i potenziali guai.

Castellini, se l’aspettava una partenza così lenta in campionato?

"Speravo di meglio a livello di risultati. Ma avevo messo in conto che passare da Motta a Italiano non sarebbe stato un passaggio immediato".

Aveva messo in conto anche l’esclusione di Kalrsson dalla lista Champions?

"Parliamo dell’investimento più importante della scorsa estate, di un ragazzo che le qualità sicuramente le ha ma che fin qui non è riuscito ad esprimerle. Karlsson deve imparare a essere più concreto, a incidere di più".

E adesso deve imparare anche a guardare i compagni giocare la Champions dalla tribuna, almeno fino a gennaio.

"Quando fai queste scelte scontenti sempre qualcuno. Se devo essere sincero trovo giusto aver messo in lista Ferguson, che, per quello che ha dato la scorsa stagione e per quello che può dare quando sarà guarito, è una pedina irrinunciabile. Tutelare Ferguson ovviamente non vuol dire abbandonare Karlsson al suo destino: mi auguro che questo ragazzo, smaltita la delusione, trovi la spinta per dare un senso diverso alla sua stagione in campionato".

Il campionato del Bologna fin qui è stato due pareggi e una sconfitta.

"E questa è l’unica certezza: un avvio un po’ deludente sul piano dei risultati. Altro però dopo tre giornate non posso dire. Semmai approvo totalmente quello che ha detto Italiano dopo l’Empoli: quest’anno è come se si ripartisse da zero".

Vivere della gloria riflessa della scorsa stagione è un pericolo?

"Un pericolo non piccolo. Anche stando fuori si percepisce che a Casteldebole ancora un po’ circola l’euforia per il risultato storico della scorsa stagione. Tutto bellissimo quello che è stato fatto, ma adesso bisogna resettare tutto e dimostrare di poter fare un’altra stagione importante cancellando il ricordo di quella passata".

Per lei grande stagione che cosa vuol dire?

"Settimo o ottavo posto in campionato: ma non è questo l’approccio giusto".

Quale approccio consiglierebbe?

"Pensare meno ad Anfield e più al Sinigaglia. Mi spiego: ci sta che i tifosi siano eccitati dall’idea di sfidare il Liverpool in Champions ma la prima tappa importante della stagione è Como, dove dopo la sosta il Bologna è atteso da una partita tutt’altro che facile. Per me il Como ha qualità e crescerà, ma se il Bologna torna a casa con i tre punti fa un salto in avanti che sostituirà i dubbi di questi giorni con l’entusiasmo".

Qualche dubbio non viene anche a lei dopo aver visto le prime tre giornate di campionato e un mercato forse fin troppo ancorato ai paletti del bilancio?

"Come faccio a giudicare una squadra se la metà dei nuovi arrivati ancora in campo non si è vista? Ricordo cosa si diceva un anno fa di Calafiori: alle spalle aveva un infortunio importante e una stagione normale in un campionato, non me ne vogliano gli svizzeri, non proprio di vertice. Poi in un anno si è preso la Premier e un posto in Nazionale. Non possiamo escludere che qualcuno dei nuovi ricalchi quel percorso".

Da ex difensore: questa difesa alta che vuole Italiano è così complicata?

"E’ più complicata a inizio stagione, quando c’è una filosofia di gioco nuova e la brillantezza atletica ancora manca. Per guarire tutto c’è però la medicina dei risultati".

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