Alino Diamanti, addio al calcio: “Grazie a tutti, sono un uomo felice”

A quasi 40 anni ha deciso di appendere le scarpette al chiodo: “Sabato sarà la mia ultima partita: l’amore dei tifosi la più grande vittoria”. La sua stagione con il Bologna

Alino Diamanti è rimasto al Bologna dal 2011 al 2014

Alino Diamanti è rimasto al Bologna dal 2011 al 2014

Bologna, 24 aprile 2023 – L’ultima partita di Alino Diamanti? Sabato, poi, a quasi 40 anni, li compirà martedì, darà l’addio al calcio giocato. L’annuncio arriva direttamente dallo stesso Alessandro Diamanti, che l’ha postato su Instagram.

L'addio di Alino Diamanti che si ritira a 39 anni
L'addio di Alino Diamanti che si ritira a 39 anni

“Dopo 23 anni - scrive - sabato sarà la mia ultima partita. Un milione di cose da dire… Centinaia di foto da mettere… Migliaia di persone da ringraziare… Ma sarà semplice. Sono un uomo FELICE”.

Giramondo del pallone e zazzera ribelle, nativo di Prato, Alino scopre il Bologna nel 2011. E in rossoblù ci rimane fino al 2014, prima di provare un’esperienza in Cina, nel Guangzhou. Tre anni, 83 presenze, 19 gol, la maglia azzurra e tante soddisfazioni all’ombra delle Due Torri.

Tra le persone che Alino vuole ringraziare, forse, ci sono anche i tifosi del Bologna che, con il loro affetto, lo spingono direttamente in Nazionale e agli Europei.

Un giramondo, Alino. Arriva da Brescia, prima di conoscere Casteldebole ma, prima ancora, è al West Ham United, in Gran Bretagna. Nelle ultime stagioni l’Australia, nelle fila del Western United.

Centrocampista dai piedi d’oro, capace di lanciare i compagni e chiudere le azioni in prima persona. All’ombra delle Due Torri - è uno dei protagonisti della stagione d’oro di Stefano Pioli, quella dei 51 punti - anche una sorta di dualismo con l’uruguagio Gaston Ramirez.

Capello ribelle, lingua tagliente (da vero toscano), talento incredibile. Sabato, appunto, appenderà le scarpette al chiodo. E uno degli applausi che partono da lontano - rispetto alla sua nuova realtà australiana - scatta proprio dal Dall’Ara che lo aveva adottato. E pure rimpianto, perché la sua partenza coincise poi con la stagione della retrocessione nel campionato cadetto.

Grazie di tutto Alino.

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