Bologna, 14 maggio 2025 – Una città intera, si è mossa, ha invaso la Capitale e alla fine ha gioito. Così come allora, come recitava lo striscione sotto la Nord ad inizio gara. Avete sentito (e letto bene) bene, come le mani dietro alla orecchie di Vincenzo Italiano a fine gara, lanciato in aria dai suoi ragazzi, che come un condottiero ha portato i rossoblù abbandonati sul più bello, conducendoli alla gloria. Il Bologna, dopo 51 anni, vince la Coppa Italia. E forse, anche solo un po’, tremava davvero tutto lo stadio di fronte a questa squadra. Basta Dan Ndoye, l’uomo che era mancato in questi giorni, l’uomo tenuto a riposo appositamente per vincere. E la scelta ha pagato. 1-0, i rossoblù vincono un trofeo che mancava da tantissimo facendo brillare gli occhi a tutti.

Ritmi altissimi sin dai primi minuti, con entrambe le squadre che mostrano subito che questa sera a Roma è tutt’un’altra storia rispetto allo scontro del Meazza di qualche giorno fa. Al 3’ prima occasione Milan: percussione di Leao che punta Lucumi, poi mette in mezzo dalla linea di fondo, Jimenez sul secondo palo ha il corpo troppo indietro e spara alto. Il Bologna però non si spaventa e risponde subito con un filtrante per Orsolini che sposta il pallone arrivando al contatto con Maignan. Il portiere francese però con la mano di richiamo tocca il pallone e Mariani non fischia rigore dopo le timide proteste dei rossoblù.

Passa qualche minuto e ci prova anche Ferguson dalla distanza, con la palla tuttavia nettamente alta sulla traversa. Al 10’ però Ndoye perde una palla velenosissima, Jimenez mette in mezzo e su un batti e ribatti in area piccola Skorupski fa due miracoli, prima sul possibile autogol di Beukema e poi sul tentativo ravvicinato di Jovic. Entrambe le squadre vogliono tenere il pallino del gioco ma i ritmi dei primi minuti sono davvero forsennati e così entrambe provano a costruire di più, rallentando un po’ la corsa del pallone. Al 38’ arriva l’ennesimo fallo di Tomori su Ndoye, con il britannico in ritardo sul numero 11 e Mariani pronto ad estrarre il cartellino giallo all’indirizzo del difensore milanista.

Passano i minuti e arriva anche il debole colpo di testa di Holm, che da centro area appoggia centralmente, facile presa di Maignan. Sulla ripartenza brutto intervento di Ferguson che ferma Leao lanciato, subito giallo per lui ma anche sanitari in campo perché il portoghese cadendo con la scarpa centra sul volto proprio lo scozzese. Mariani fa anche un check per questa azione e l’altra dubbia in area dove Beukema avrebbe centrato con una gomitata all’addome. Niente da rilevare però per l’arbitro della sezione di Aprilia che fa proseguire. Dopo 2’ si conclude il primo tempo, reti inviolate all’Olimpico.
Il secondo tempo riparte sulla falsa riga del primo, con tutte e due le contendenti pronte ad affondare il colpo. Ci prova subito Leao ma poi è il Bologna ad iniziare a spingere fino a riuscire a sbloccare il risultato: Freuler lavora un pallone sulla trequarti per Fabbian, filtrante per Orsolini che al momento del tiro viene anticipato ma la palla finisce a Ndoye che cerca il punto giusto prima di tirare battendo Maignan sul secondo palo. E’ il 52’, il Bologna conduce 1-0 grazie alla rete del suo numero 11. Conceicao prova a scuotere i suoi con un triplice cambio, mandando in campo Joao Felix, Gimenez e Walker per Tomori, Jovic e Jimenez.
Risponde anche Italiano che manda in campo Pobega per Fabbian e Casale per Orsolini, aumentando gli uomini sulla linea difensiva. Al 76’ arriva una nuova occasione per il Bologna: Castro intercetta un buon pallone e induce il Milan all’errore, sulla rimessa rapida sponda di Ferguson per Ndoye che forse con troppa fretta spara lontano da appena fuori area. E’ proprio lo svizzero poi qualche minuto dopo a lasciare il campo, sostituito a Odgaard mentre Dallinga fa staffetta con uno stremato Castro. Il tempo scorre e si arriva ad una lunga pausa prima della fine, con uno scontro di gioco che porta alla medicazione di Beukema e a 6’ di extra time concessi dal direttore di gara.

Succede di tutto, con Odgaard visibilmente fuori forma che prova a tenere in avanti, Dallinga a sparare via e la difesa a spazzare lontano da Skorupski. Poi il fischio di Mariani. All’Olimpico le ostilità sono terminate, i rossoblù corrono verso la Nord. Il Bologna ha vinto la Coppa Italia. Il Dall’Ara che si è mosso verso Roma viene premiato. Sventolano sciarpe e bandiere, è la notte dei miracoli. Per davvero.
Il tabellino
MILAN (3-4-2-1): Maignan; Tomori (17' st Walker), Gabbia, Pavlovic; Jimenez (17' st Felix), Fofana (43' st Chukwueze), Reijnders, Hernandez; Pulisic (42' st Abraham), Leao; Jovic (17' st Gimenez). In panchina: Sportiello, Torriani, Bartesaghi, Royal, Thiaw, Terracciano, Florenzi, Loftus-Cheek, Musah, Camarda. Allenatore: Conceicao.
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Holm (31' st Calabria), Beukema, Lucumi, Miranda; Ferguson, Freuler; Orsolini (24' st Casale), Fabbian (24' st Pobega), Ndoye (35' st Odgaard); Castro (35' st Dallinga). In panchina: Ravaglia, Bagnolini, De Silvestri, Erlic, Lykogiannis, El Azzouzi, Moro, Aebischer, Dominguez, Cambiaghi. Allenatore: Italiano.
ARBITRO: Mariani di Aprilia.
RETE: 8' st Ndoye.
NOTE: serata serena, campo in discrete condizioni. Ammoniti: Tomori, Ferguson, Pulisic, Fabbian, Lucumi. Angoli: 3-3. Recupero: 2'+2, 6'+1.
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