Roma, 13 maggio 2025 – Emozione e solennità. Nella Sala degli specchi del Quirinale, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella questa mattina ha ricevuto le delegazioni di Bologna e Milan che domani sera all’Olimpico si affronteranno per la finale che assegnerà la Coppa Italia.
Puntualissimo sull’agenda, il capo dello Stato è arrivato alle 10.30 e qualche secondo, accompagnato da un lungo applauso e con tutta la sala che si è alzata in piedi in segno di rispetto.

Nel cerimoniale rigidissimo Vincenzo Italiano è stato il quarto a parlare: “Grazie presidente, per averci voluto ricevere qui, nella casa degli italiani – ha detto l’allenatore rossoblù -. E’ una finale che il Bologna ritrova dopo 51 anni: e oggi vorrei riuscire a portare simbolicamente in questa sala l’entusiasmo e la passione con cui la città intera si presenta a questo appuntamento calcistico”.

Il Milan e i rossoblù hanno partecipato all'incontro a Roma con il presidente della Repubblica nel giorno della viglia della finale della competizione 2024-2025
Poi ha continuato: “Il Bologna Football club ha una grande storia, fatta di scudetti e coppe, ma i bolognesi miei coetanei o più giovani hanno vissuto questi successi solo con gli occhi dei padri, delle madri o dei nonni. Ne hanno sentito parlare come di un’età dell’oro, quasi irripetibile. Domani trentamila di questi ragazzi e ragazze verranno a gremire lo stadio Olimpico sognando anche loro di alzare una coppa al cielo”.
Il presidente della Repubblica ha ringraziato i due club per il dono delle maglie autografate (“acquistano un altro significato e hanno molto più valore così”). Poi si è rivolto subito a Italiano: “Mister Italiano quando lei è arrivato a Bologna sicuramente le hanno ricordato che quasi novant’anni fa la sua squadra veniva definita lo squadrone che tremare il mondo fa. Non soltanto novant’anni fa. Credo di aver assistito all’unica finale spareggio per lo scudetto: avevo poco più di vent’anni, quindi pensate quando tempo è passato. Però è difficile che il Milan con i tanti scudetti vinti e le tante coppe campioni conquistate possa tremare. Ma tutto ciò, la storia gloriosa delle due società, garantisce che domani sarà un grande spettacolo di sport”. Il capo dello Stato ha poi stretto la mano a tutti i presenti seduti in prima fila – tra cui i presidente Joey Saputo e Paolo Scaroni, gli allenatori Vincenzo Italiano e Sergio Conceicao – poi ha lasciato la Sala degli specchi sotto un lungo applauso dei presenti.
Poco dopo anche le squadre hanno lasciato il Quirinale.
Nel pomeriggio le rifiniture al centro sportivo dell’Acqua Cetosa, poi le conferenze degli allenatori. La finalissima è entrata nel vivo.