Caso Orsolini-Juventus, ecco cosa può rischiare il Bologna Fc

La Procura ordinaria e quella della Figc hanno aperto due fascicoli sulla vicenda Ma per il club la scrittura privata era solo un promemoria senza valore legale

Riccardo Orsolini esulta dopo un gol, uno dei tanti realizzati in questa stagione

Riccardo Orsolini esulta dopo un gol, uno dei tanti realizzati in questa stagione

Bologna, 25 marzo 2023 – Carta canta, è l’assunto della giustizia sportiva. Solo un promemoria senza alcuna firma dei legali rappresentanti del club, è la versione che invece filtra da Casteldebole. Ma intanto sul caso Orsolini ha aperto un fascicolo anche la Procura di Bologna. Ed è lecito chiedersi che cosa rischi il club rossoblù.

Scrittura incriminata

E’ il documento, mai depositato in Lega, che negli atti compare come "Lettera Orsolini.doc", in cui Bologna e Juventus, dopo il passaggio di Orsolini in rossoblù nel giugno 2019 per 15 milioni, si accordano su tre ipotesi future: riacquisto del calciatore da parte della Juve un anno dopo a 26 milioni e due anni dopo a 30, oltre al "diritto irrevocabile di pareggiare eventuali offerte" concesso ai bianconeri. Il punto è che quell’operazione servì alla Juventus per sistemare il bilancio 2018-19 con una plusvalenza di circa 11 milioni, cosa che il club bianconero non avrebbe potuto fare se quell’accordo avesse assunto la forma di ‘diritto di recompra’ regolarmente depositato.

La tesi difensiva del Bfc

Ieri a Casteldebole, di fronte a una materia su cui stanno indagando giustizia sportiva e giustizia penale, il club ha scelto di far calare una cortina di silenzio. Vista da Casteldebole, la "Lettera.Orsolini.doc" sarebbe solo un promemoria privo di valore legale, perché in calce ad essa non figurano la firma di Claudio Fenucci o quella di Joey Saputo (per l’appunto i rappresentanti legali del club) né tanto meno quella di Riccardo Orsolini, il calciatore al centro della vicenda. Nelle carte prodotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino si legge che "sul documento parrebbe apposta la firma di Gabasio Cesare (per la Juventus) e di altra persona non identificata (la firma non è leggibile) per conto del Bologna". A Casteldebole ieri si professavano sereni, anche se resta il fatto che quel documento è agli atti.

Cosa rischia il Bologna

Sul fronte della giustizia sportiva l’irregolarità contabile (articolo 31, comma 3) per il club prevede di norma un’ammenda e nei casi più gravi uno o più punti di penalizzazione. I dirigenti rischiano la squalifica mentre il calciatore, se non si è in presenza di una sua firma, al massimo un’ammenda. Qualora scattasse il deferimento, il Bologna in linea teorica potrebbe puntare sulla fattispecie della "occasionale violazione": nulla a che vedere con la sistematicità della condotta della Juve, che quella pratica l’avrebbe adottata anche con Atalanta, Cagliari, Sampdoria, Sassuolo e Udinese.

Quanto al fascicolo aperto dalla Procura di Bologna, al momento alle fasi iniziali, si vedrà più avanti se ci saranno sviluppi.

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