Ferguson e Sosa, il Bologna raddoppia

Lewis e Joaquin sono tra i meno pagati della rosa. Il club rossoblù ha già messo in cantiere i corposi adeguamenti

Joaquin Sosa, 21 anni e Lewis Ferguson di 23

Joaquin Sosa, 21 anni e Lewis Ferguson di 23

Bologna, 3 marzo 2023 – In due guadagnano meno di 500mila euro netti. Eppure stanno giocando titolari al pari di elementi come Soumaoro, Schouten, Dominguez e Medel, che alla voce stipendi chiamano tra i 700 e gli 800mila euro netti a stagione, per non citare stipendi che sfiorano gli 1,6 milioni: ben inteso, per ciascuno.

I protagonisti in questione sono Joaquin Sosa (21 anni) e Lewis Ferguson (23), scommesse vinte e vincenti del mercato targato Giovanni Sartori e Marco Di Vaio, rispettivamente responsabile dell’area tecnica e direttore sportivo del Bologna. E allora ecco che il Bologna si mette sotto per pianificare rinnovi e adeguamenti di due pedine che in pochi mesi si sono conquistati un ruolo da protagonisti, dimostrando che si può fare calcio a prezzi inferiori rispetto al recente passato.

Coraggio, capacità di calarsi in una nuova realtà e di migliorarsi, giorno dopo giorno e di settimana in settimana, senza paura e qualità tecniche, ovviamente. Sono questi gli ingredienti portati da Ferguson e Sosa, che hanno convinto Thiago Motta, a prescindere dall’emergenza con cui il Bologna ha dovuto convivere negli ultimi due mesi.

Specie Ferguson, titolare inamovibile da 15 partite consecutive: ovvero da Napoli in poi. Thiago ama variare l’undici di partenza, lo scozzese è l’eccezione che conferma la regola. E Sosa, invece è stato abile nello sfruttare l’opportunità fornita dagli infortuni di Bonifazi e Soumaoro, complice l’affermazione di Posch da terzino destro.

Da quattro gare è titolare nel reparto arretrato e pur al netto degli errori contro Monza e Samp (dove però il rigore era inesistente), ha trovato conferma con l’Inter nonostante il ritorno tra i disponibili di Soumaoro: segno che sta convincendo Motta, per coraggio e abilità in costruzione con la palla tra i piedi,

nonostante l’inesperienza dei suoi 21 anni e della prima stagione in Italia. Se con il Monza si era fatto portare a spasso da Petagna, con l’Inter ha tenuto testa a Lukaku: era il quarto difensore centrale nell’ordine di una gerarchia che sta scalando rapidamente.

Se Ferguson è stato pagato appena 3,5 milioni dagli scozzesi dell’Aberdeen, strappato alla concorrenza di Lecce, Sampdoria ed Empoli, Sosa è arrivato sotto traccia per 1,7 milioni.

Che entrambi oggi valgano di più non c’è dubbio. E non c’è dubbio che su di loro il Bologna intenda costruire il nuovo Bologna. Ecco perché la dirigenza ha già chiamato gli agenti di entrambi comunicando l’intenzione di adeguare e rivedere i contratti in scadenza rispettivamente nel 2027 (quello di Sosa, che guadagna circa 200mila euro) e nel 2026 (Ferguson, che guadagna circa 250mila, con opzione fino al 2027 che il club intende esercitare).

Se ne parlerà a primavera, quando entreranno nel vivo anche le partite dei rinnovi degli over 30. Ma intanto, il Bologna ha fissato anche i loro adeguamenti tra le priorità: al pari dei rinnovi di Dominguez e Orsolini, per i quali si lavora per alzare l’ingaggio a 1,5 milioni con clausola rescissoria intorno ai 25 milioni.

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