Hellas Verona Bologna Fc 2-1, Dominguez non basta. I rossoblù si svegliano a tempo scaduto

Bologna, 21 aprile 2023 – Con i sogni, nel calcio, non si può fare a metà. E allora a vincere è chi nel proprio sogno ci crede di più. Elementare. Così la fama di punti salvezza del Verona ha sovrastato il Bologna e i suoi bollenti spiriti d’Europa, forse già molto raffreddati dalla sentenza (provvisoria) che giovedì aveva restituito i 15 punti alla Juventus, ridisegnando di fatto una classifica proibitiva per la corsa al settimo posto.  

Ora l’Atalanta rischia di diventare un puntino piccolo e lontanissimo, se lunedì Gasperini dovesse battere la Roma di Mourinho e portarsi a otto lunghezze dai rossoblù. Impronosticabile un blackout così netto, con la peggior prestazione della gestione Thiago Motta. Ma se fino alle 20.44 di oggi era un fenomeno, il tecnico italo-brasiliano non può essere diventato un incapace di punto in Verdi, l’ex scatenatissimo che con una doppietta a deciso la partita e permesso ai suoi di agganciare lo Spezia quartultimo.

Semplicemente Thiago ha sbagliato la partita, consegnandosi alla garra del duo Zaffaroni-Bocchetti a cui non dev’essere parso vero leggere la distinta delle formazioni: fuori, in un colpo solo, Orsolini e Sansone, dentro Aebischer e Zirkzee, con Barrow per la nona volta di fila partito titolare. Scelte rischiose e rischio pagato carissimo, come già l’inizio della partita fa intuire, quando appunto gli scaligeri confezionano tre azioni pericolosissime nel giro di quattro minuti. E’ un caso che la rete, meritatissima, arriva soltanto al 51’, in coda a un primo tempo reso biblico dagli infortuni di Abildgaard (per un colpo alla testa e portato in ospedale) e di Lasagna. La sblocca Verdi con un rigore provocato da una scellerata uscita di Skorupski che, invece del pallone, colpisce il volto di Djuric. Il Var richiama Mariani: penalty e gol del vantaggio.

Thiago prova a tornare sui suoi passi, con un doppio cambio all’intervallo: dentro Orsolini e Moro per Aebischer e il fantasma di Barrow. Niente scossa, con il copione che segue quello dei primi quarantacinque minuti. Per muovere l’inerzia, Motta si gioca anche la carta Sansone, togliendo Soumaoro e abbassando Schouten a centrale di difesa. E’ la mossa che manda al tappeto il Bologna: infatti al 17’ su un cross di Faraoni la difesa dorme e Verdi segna con un colpo di testa, praticamente una sorta di unicum nel suo repertorio. E’ la fotografia di una notte completamente storta per il Bologna e per i suoi quattromila splendidi tifosi arrivati al Bentegodi credendo nel sogno Europa. Prova a rianimare le speranze Dominguez, uno dei pochissimi a salvarsi nella notte fonda di Verona: al quarto minuto di recupero, Nico batte Montipò con un pallonetto armando un disperato forcing finale che poi, però, produce soltanto un errore clamoroso di Orsolini a porta vuota e un tiraccio goffo di Zirkzee. Fischio finale e serranda abbassata sui sogni d’Europa

Verona Bologna 2-1, il tabellino

VERONA (4-2-3-1): Montipò 6; Faraoni 6.5, Magnani 6.5 (37'st Coppola sv), Hien 6.5, Dawidowicz 6.5; Tameze 6.5, Abildgaard 6 (30'pt Duda 6); Lasagna 5.5 (40'pt Lazovic 6), Verdi 7.5 (37'st Sulemana sv), Depaoli 6; Gaich 6 (1'st Djuric 6). In panchina: Berardi, Perilli, Cabal, Veloso, Doig, Braaf, Kallon, Ngonge. Allenatore: Zaffaroni 6.5.

BOLOGNA (4-3-3): Skorupski 5; Posch 5, Soumaoro 6 (14'st Sansone 6), Lucumì 6, Kyriakopoulos 5.5; Ferguson 5.5, Schouten 5.5, Dominguez 7; Aebischer 5.5 (1'st Orsolini 5.5), Zirkzee 5, Barrow 5 (1'st Moro 5.5). In panchina: Ravaglia, Bardi, Lykogiannis, Bonifazi, Sosa, Medel, Pyyhtia, De Silvestri. Allenatore: Thiago Motta 5.5. ARBITRO: Mariani di Aprilia 5. RETI: 51'pt (R) e 17'st Verdi, 49'st Dominguez. NOTE: serata serena, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Posch, Barrow, Dominguez, Skorupski, Faraoni, Duda. Angoli: 4-2 per il Verona. Recupero: 12'; 8'.

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