Bologna Fc e Juventus: sull’affare Orsolini inchiesta della Procura

Sotto la lente la scrittura privata fra i due club mai depositata in Lega. Indagano anche i magistrati della Figc: già sentiti i dirigenti di Casteldebole

Riccardo Orsolini è stato venduto dalla Juventus al Bologna nel 2019 per 15 milioni

Riccardo Orsolini è stato venduto dalla Juventus al Bologna nel 2019 per 15 milioni

Bologna, 24 marzo 2023 – Sull’operazione Orsolini tra Juventus e Bologna adesso indaga la Procura di Bologna. E sulla vicenda si sono accesi anche i riflettori della Procura federale della Figc, che ha già sentito i dirigenti di Casteldebole.

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A pochi giorni dall’udienza preliminare dell’inchiesta ‘Prisma-Juventus’, che andrà in scena lunedì a Torino, la Procura di Bologna, che nei giorni scorsi ha ricevuto le carte dai colleghi torinesi, ha aperto un’inchiesta per verificare se nella vicenda sussistano profili penali. La Procura di Bologna insomma vuole vederci chiaro, e con essa la giustizia sportiva, che ha già inviato i propri investigatori a Casteldebole per far luce sulla scrittura privata, mai depositata in Lega, con cui Juve e Bologna nel giugno 2019 si accordarono per il diritto di ‘recompra’ del calciatore ascolano da parte del club bianconero. L’assioma dei magistrati torinesi è che la Juventus abbia fatto operazioni alla luce del sole con club ‘amici’ per sistemare i bilanci, salvo poi tenersi aperte strade parallele, con quegli stessi club, per accordi privati futuri (le cosiddette ‘side letter’) sui calciatori in oggetto.

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È per questa ragione che un mese fa la Procura di Torino ha allargato l’inchiesta a tutti i club che hanno fatto operazioni ‘occulte’ con la Juve, ovvero Atalanta, Sampdoria, Sassuolo, Udinese, Cagliari e Bologna. Riccardo Orsolini fu girato in prestito al Bologna nel gennaio 2018, con opzione di acquisto in favore del club rossoblù per 15 milioni: opzione che fu poi esercitata. Nel giugno 2019 la cessione di Orsolini al Bologna fruttò alla Juventus 15 milioni, con una plusvalenza a bilancio di circa 11 milioni. Ma una scrittura privata tra i due club, come si legge nelle settantadue pagine prodotte dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino, garantiva alla Juventus il diritto di riacquistare il calciatore entro il 30 luglio 2020 al prezzo di 26 milioni ed entro il 30 luglio 2021 al prezzo di 30 milioni, nonché "il diritto irrevocabile di pareggiare eventuali offerte" di acquisto da parte di altri club.

Si chiama ‘diritto di recompra’, è stato mutuato dalla Liga spagnola e nei regolamenti della Figc è entrato nel 2018: ma va depositato in Lega. Bologna e Juventus, così come gli altri club coinvolti, non lo hanno fatto ed è su questo mancato passaggio che si sono accesi i riflettori della Procura e della giustizia sportiva. Il Bologna da quella operazione non ha tratto alcun vantaggio. Ma l’aver sottoscritto la pratica, assai diffusa, della scrittura privata con un club, la Juventus, sospettata di aver imbastito operazioni fittizie per sistemare i bilanci, non è un punto a favore di Casteldebole.

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