MASSIMO VITALI
BFC

Riccardo Orsolini guida il Bologna alla finale di Coppa Italia contro il Milan

Orsolini, capocannoniere del Bologna, punta a fare la storia all'Olimpico contro il Milan nella finale di Coppa Italia.

Orsolini, capocannoniere del Bologna, punta a fare la storia all'Olimpico contro il Milan nella finale di Coppa Italia.

Orsolini, capocannoniere del Bologna, punta a fare la storia all'Olimpico contro il Milan nella finale di Coppa Italia.

Bologna, 12 maggio 2025 – Asso di Coppa (8 gol in 13 presenze in Coppa Italia da quando veste la maglia del Bologna), capocannoniere stagionale, trascinatore del gruppo. Senza scomodare paragoni irriverenti, è l’Orsolini uno e trino. Se è vero che il Bologna è arrivato alle sfide cruciali della stagione con le gomme un po’ sgonfie e mercoledì notte all’Olimpico dovrà dare fondo al barile per provare a vincere la madre di tutte le partite, ovvero la finale di Coppa Italia contro il MIlan, a Casteldebole c’è chi la stagione sembra che l’abbia cominciata ieri tanto gode di eccellente salute.

No, Riccardo Orsolini da Rotella (Ascoli) non possiede l’elisir di lunga vita. Semplicemente a 28 anni ha conquistato una maturità tecnica e psicologica che in stagione gli hanno permesso di fare già 15 volte ‘toc toc’ all’uscio di Luciano Spalletti. Ma la sfida che più conta non è quella col cittì azzurro bensì quella dell’Olimpico: battendo il Milan e alzando al cielo la Coppa Italia Orso potrebbe aprire ai compagni le porte del pantheon della storia. Lui di fatto in quel pantheon c’è già. Con il gol segnato venerdì sera al Milan l’esterno d’attacco ha raggiunto quota 13 in campionato, a cui vanno aggiunte le 2 reti segnate in Coppa Italia. Il totale delle sue otto stagioni in rossoblù fa invece 71. Appaiato al sedicesimo posto ‘Medeo’ Biavati, l’uomo del passo doppio, ora nel mirino c’è Bernardo Perin, il fornaio di piazza Malpighi che negli anni ‘20 fu protagonista dei primi due scudetti rossoblù.

La Storia, per l’appunto: quella che Italiano si augura che Orso possa vergare anche mercoledì all’Olimpico. Domanda: quante volte in carriera Orsolini è riuscito ad essere bomber all’Olimpico? Tre volte: due contro la Roma e una quando l’avversario era la Lazio. Lazio-Bologna 3-3, 20 maggio 2019, la notte in cui il Bologna di Sinisa Mijhajlovic mette in cassaforte la salvezza aritmetica dopo un girone di ritorno da leoni. Lì c’è anche la firma di un gol dell’Orso.

Orsolini ha invece castigato l’Olimpico giallorosso in due circostanze, coincise con due vittorie fotocopia per 3-2: è successo il 7 febbraio 2020 e il 10 novembre 2024, nel Roma-Bologna dell’andata. Con l’Italia invece Orso (7 presenze in tutto) non ha mai messo piede sul prato dell’Olimpico.

Mercoledì invece ci sarà, da titolare annunciato, e su quel prato ascolterà l’inno di Mameli, provando vibrazioni interne perfino superiori a quelle che gli ha regalato la musichetta della Champions. Cambia la musica, ma tocca sempre a Orso caricarsi sulle spalle il peso dell’attacco rossoblù.

Nella speranza che il recuperato Ndoye, sull’altra fascia, si ricordi che prima di infortunarsi quest’anno è stato bomber pure lui. Oggi è in programma l’ultimo allenamento a Casteldebole: nel pomeriggio la squadra raggiungerà poi Roma.

Ieri intanto al Dall’Ara i gruppi della curva hanno fatto le prove generali della coreografia dell’Olimpico: effetti speciali, ma i contenuti sono tenuti top secret. E appello ai trentamila bolognesi dell’Olimpico: mercoledì ritrovo alle ore 16,30 a Ponte Milvio per un breve corteo fino all’ingresso della Curva Nord. Tra l’altro dalla Curva Andrea Costa, si legge nel loro volantino, l’invito a trattare bene lo stadio della capitale: "L’Olimpico non è casa nostra, ma trattiamolo come se lo fosse" oltre all’invito di mantere un comportamento rispettoso sia fuori che dentro lo stadio senza in particolare scritte e danneggiamenti gratuiti.

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