Bologna, il bomber viene da lontano

In Italia non ci sono profili adatti, il club è sulle tracce di Morelos, Isak o Niang: per ora costano troppo .

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di Marcello Giordano

Sinisa Mihajlovic ha raggiunto ieri la famiglia in Sardegna, dando il via alle vacanze: nessun summit di mercato in vista, ma solo perché gli argomenti da trattare tra tecnico e dirigenza erano già stati sviscerati nei giorni scorsi e resi noti da Sinisa nel dopo partita con il Torino. Al Bologna, per provare a crescere, servono un terzino destro, un centrale difensivo e una punta.

Una punta che attacchi la profondità, che svari sul fronte offensivo, alla Palacio. Ma con più gol in canna del ‘Trenza’. Per caratteristiche, uno alla Defrel, anche se non è il calciatore del Sassuolo l’obiettivo rossoblù. Altra precisazione. Una punta, non un falso nueve, come potrebbe essere Ljajic (28), che il Besiktas sta offrendo e il cui nome è stato fatto arrivare anche alle porte di Casteldebole. Niente da fare anche per Borini, altro giocatore a caccia di ingaggio.

Le caratteristiche dell’attaccante che Sinisa ha in mente sarebbero più accostabili a quelle del colombiano Alfredo Morelos (24), che il Bologna segue da quando giocava in Finlandia all’HJK Helsinki e dai tempi della cessione di Helander ai Rangers di Glasgow, quando la dirigenza tentò un primo approccio. Morelos, cattiveria e gol a profusione, è reduce da una stagione da 29 reti e 10 assist in 41 presenze e nonostante il lockdown per ora il club scozzese non scende sotto i 20 milioni di euro di richiesta: troppi, come troppi sono i 22 richiesti dalla Real Sociedad per il talento svedese Alexander Isak (20).

Tra i nomi circolati nelle ultime ore, c’è pure quello di Mbaye Niang (25), che Sinisa ha allenato al Milan e si portò a Torino: ha iniziato la carriera da esterno d’attacco, nelle ultime stagioni ha giocato con continuità nel ruolo di punta e nell’ultima ha segnato 10 reti al Rennes, rilanciandosi: ma è nelle mire del Marsiglia, in grado di offrirgli più denaro.

Il Bologna draga il mercato senza fretta. Aprirà ufficialmente i battenti a settembre e chiuderà il 5 ottobre. Tempo ce n’è e in un panorama che si preannuncia dominato da scambi e prestiti dopo la crisi generata dal Covid, il Bologna è chiamato a fare i conti, come molte altre squadre, con un budget risicato. I prezzi alti di questi tempi sono destinati a scendere. Così il Bologna sonda e temporeggia e le indiscrezioni che filtrano dal quartier generale rossoblù fanno pensare che quest’anno difficilmente ci saranno colpi al pronti via e che semmai il mercato si prolungherà. Sono tanti gli attaccanti che meditano di cambiar aria: da Zaza del Torino a Sanabria del Genoa, ma questi non sono profili che alla voce gol facciano immaginare un salto di qualità immediato e semmai potrebbero tornare buoni per la volata finale.

Intanto il Bologna si concentra sulla difesa. Lyanco (23) resta un uomo di Mihajlovic e un obiettivo. Anche perché il Toro, oltre a Malang Sarr (21) del Nizza cerca pure Chancellor del Brescia. I rossoblù hanno sondato Murillo (28) della Samp, ma costa troppo e pare destinato a tornare in Spagna. Si tratta con De Silvestri: ma chiede 3 anni di contratto e oltre che con i rossoblù parla con il Parma. Spunta così il nome di Maxime Busi (20), nazionale Under 21 belga di proprietà dello Charleroi.

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