MASSIMO VITALI
Sport

Bologna in corsa per la Champions: sfide decisive contro Juventus e Milan

Il Bologna punta alla Champions League con sfide cruciali contro Juventus e Milan, mentre si prepara alla finale di Coppa Italia.

Vincenzo Italiano confinato in tribuna per la squalifica di un turno (Schicchi)

Vincenzo Italiano confinato in tribuna per la squalifica di un turno (Schicchi)

Come sta, a salute, un Bologna che in campionato a 360 minuti dalla meta in teoria dovrebbe correre verso un traguardo chiamato Champions League? Malino, se si cercano le risposte nel primo tempo. Meglio, se invece il focus è sui secondi quarantacinque minuti.

"Nel primo tempo loro sono partiti forte – ammette Vincenzo Italiano in sala stampa –, ma ce lo aspettavamo: venivano da cinque sconfitte e giocavano davanti ai loro tifosi. Noi invece siamo stati sottotono".

Ma per fortuna la prestazione del suo Bologna ha conosciuto un cambio di passo all’intervallo. "Molto meglio nella ripresa – dice il tecnico – quando abbiamo avuto una bella reazione. Noi abbiamo questo pregio di non uscire mai dalle partite, di non regalarle agli avversari. Finire le gare in crescendo significa che con la testa ci sei. Certo ci è mancato il guizzo finale, quello che ci avrebbe consentito di portare a casa i tre punti. Sulla spizzata di Castro, nel finale, Orsolini ha avuto sulla testa un pallone che poteva darci la vittoria...".

Forse sarebbe stato un premio eccessivo per come le due squadre in campo si sono divise meriti e demeriti. Resta un pari da non disprezzare, perché nel calcio vale l’antica regola: quando non riesci a vincere è importante non perdere.

"Muoviamo la classifica – aggiunge – e restiamo agganciati alle prime. E’ importante non mollare niente, perché sono convinto che da qui alla fine si toglierà delle soddisfazioni soprattutto chi sbaglierà meno".

Juventus, Milan, Fiorentina e Genoa: ecco gli avversari da affrontare in sequenza in campionato. E in mezzo c’è la finale di Coppa Italia col Milan del 14 maggio all’Olimpico.

"Siamo in corsa su due fronti e questo ci permetterà di non staccare mai la spina – osserva Italiano –. In campionato abbiamo fatto una grande rincorsa per ritrovarci con le prime e in questo gruppo ci vogliamo restare. Ci attendono quattro partite difficilissime in cui dovremo tirare fuori tutte le nostre qualità. La prima, quella con la Juve, è uno spareggio...".

Occhi puntati sul faccia a faccia del 4 maggio al Dall’Ara, partita-verità che il Bologna affronterà senza Ndoye e con un Castro, lo si è visto anche ieri, a mezzo servizio.

"Se Santiago non è al cento per cento e non può fare la prestazione preferisco gettarlo nella mischia nei minuti finali – osserva –. Ha ancora dolore al piede ma sono convinto che quel dolore possa sparire da un momento all’altro. Ndoye? Un infortunio che mi fa veramente arrabbiare: lo aveva messo a bordo campo a fare la sponda del cinque contro cinque, gli è arrivato un pallone e ha sentito la coscia pizzicare. Ma sono convinto che a Dan basteranno due settimane per guarire". Ovvero per calpestare col Milan il prato dell’Olimpico.

Il resto è il girone dantesco della partita vista dalla tribuna. "Spero che non accada mai più perché da lassù è veramente difficile vivere una gara", ammette Italiano. "Ma l’espulsione è una mia responsabilità: in futuro cercherò di essere più attento".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su