
Dan Ndoye, 24 anni, ha deciso la finale di Coppa Italia con un gol
Dall’Inghilterra nulla di concreto si è mosso per Dan Ndoye: e il Bologna, allora, si prepara a parlare dell’esterno offensivo con il Napoli, regina estiva del mercato, che a fronte di quasi 200 milioni di liquidità è il club più concreto d’Italia e si candida al ruolo di padrona del mercato, dopo aver vinto lo scudetto. Dopo gli incontri con l’entourage dell’esterno svizzero per raggiungere una bozza d’intesa sull’ingaggio (intorno ai 3 milioni con i bonus), il Napoli ha avuto l’ok, dallo stesso entourage, per prendere contatto direttamente con la dirigenza rossoblù. L’intenzione del club di Aurelio De Laurentiis è quella di mettere sul piatto complessivamente 70 milioni per la coppia Ndoye-Beukema.
Il Bologna non vorrebbe cedere Beukema, dato che su Lucumi pende una clausola esercitabile nella prima metà di luglio per Lucumi (da 28 milioni, con Roma, Aston Villa e Galatasaray sulle sue tracce) e ha fissato il prezzo a 50 milioni per Ndoye. Il Napoli propone l’esterno offensivo danese Lindstrom (25) e il terzino destro Zanoli (24 anni) in contropartita, per far quadrare i conti a bilancio.
Il primo però guadagna più di 2,5 milioni e di base il Bologna vorrebbe cash e non contropartite. Lunedì sarà la giornata decisiva per capire se il Bologna cederà, ammesso e non concesso che nel frattempo i movimenti concreti del Napoli non scatenino l’asta. Sarà il primo passo per misurare le strategie di mercato dei rossoblù, dove ancora ieri consideravano embrionali i discorsi con i partenopei, con la volontà di parlare di Ndoye, ma a partire da una quotazione di 50 milioni, escluse contropartite e senza l’intenzione di trattare Beukema, dato che Lucumi è un possibile partente e Italiano ha chiesto alla dirigenza di non dover rifare l’intero asse centrale difensivo della squadra.
Manna e De Laurentiis hanno ottenuto udienza da Sartori e Fenucci per la giornata di lunedì, quando sarà più chiaro se il Bologna abbasserà le pretese o se alzerà l’offerta il Napoli, consapevole che il Bologna è comunque chiamato a cedere almeno due, se non tre pedine, per foraggiare il mercato in ingresso e sostenere la sostenibilità del club a prescindere dalle finanze di Saputo. Cosa già avvenuta un anno fa, con un mercato chiuso con il segno più. L’intenzione è identica.
Il Bologna intanto lavora su Ruben Van Bommel (20) dell’Az e sull’austriaco Patrick Wimmer (24) del Wolfsburg per l’eventuale sostituzione di Ndoye. Segno che, a prescindere dalla proposta di Lindstrom si prepara almeno ad ascoltare la proposta partenopea. Se sarà ascoltata o meno, lo dirà il summit in programma a inizio settimana.
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