MASSIMO VITALI
Sport

Bologna sfida Udinese per il sogno Champions e la finale di Coppa Italia

Bologna cerca la vittoria contro Udinese per mantenere il sogno Champions e prepararsi alla finale di Coppa Italia.

Vincenzo Italiano contro l’Empoli

Vincenzo Italiano contro l’Empoli

La missione a questo punto è quasi obbligata: sbancare Udine per riacciuffare il quarto posto e restare aggrappati al sogno Champions. Ma anche, aggiungiamo noi, per evitare sgradite sorprese. Dopo le vittorie firmate ieri da Juve, Roma e Fiorentina (e oggi scende in campo la Lazio) la lotta per l’Europa è diventata una grande ammucchiata in cui basta mettere un piede in fallo e ti ritrovi subito con un pugno di mosche in mano. Chi si ferma è perduto insomma, come sa bene Vincenzo Italiano, che però questa sera, a causa della squalifica rimediata dopo l’espulsione con l’Inter, passerà il testimone in panchina al vice Daniel Niccolini.

Il suo Bologna vola sulle ali dell’entusiasmo per avere conquistato in settimana la storica finale di Coppa Italia contro il Milan. Ma il 14 maggio è lontano mentre a Udine si gioca oggi e se c’è un tasto su cui Italiano in questi giorni ha battuto è stato la necessità di resettare in fretta le glorie recenti e le potenziali glorie future, perché in serie A dietro a ogni curva si nasconde sempre un pericolo. Perfino dietro ogni allenamento, come sa bene Ndoye, ieri escluso dalla lista dei convocati per un guaio muscolare rimediato sabato in allenamento a Casteldebole che lo mette a rischio di fatto anche per la finale di Coppa Italia a Roma. Anche se orfana del nazionale svizzero la macchina rossoblù oggi non può permettersi di sbandare, o anche solo di rallentare. In più c’è da cancellare l’onta dell’ultima trasferta andata in scena in Friuli.

La scorsa stagione il triplo capitombolo al Bluenergy Stadium (uno 0-3 datato 30 dicembre 2023) sembrò incrinare le solide certezze del Bologna di Motta, che dopo quella brutta caduta accusò il colpo e impiegò qualche partita per riprendere la sua marcia trionfale verso la Coppa dalle grandi orecchie. Più in generale dagli ultimi otto viaggi in terra friulana solo una volta il Bologna è tornato con lo scalpo dei tre punti (un 2-1 firmato dallo stesso Motta nel suo primo anno in rossoblù): completano il bilancio 2 pareggi e 5 sconfitte. Cinque sono anche i ko di fila che hanno incrinato la fiducia nel lavoro di Runjaic, pilota di un’Udinese che appena si è accomodata sul guanciale dei 40 punti si è appisolata: è la sindrome da salvezza in cassaforte a primavera, un malanno con cui, in un passato che oggi sembra remotissimo, fece i conti anche il Bologna di Saputo.

Udine allora: sapendo che una vittoria stasera darebbe ancora più sapore al faccia a faccia con la Juventus in programma tra sei giorni al Dall’Ara. E poiché quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare, eccezione fatta per l’infortunato Ndoye Italiano stasera potrebbe riconsegnare alla titolarità pezzi strategici come Skorupski, Miranda, Calabria e Odgaard (e c’è il dubbio Castro), mettendo benzina nelle gambe, magari a partita in corso, a un altro guarito eccellente come il capitano Ferguson. Di sicuro la scelta cadrà su chi è in grado di offrire le maggiori garanzie sul piano atletico, perché l’Udinese, oltre alla rabbia da digiuno di punti, metterà in campo il fisico. Una certezza: vietato sottrarsi alla battaglia.

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