Bologna, Saputo entra in Cda e segna il primo gol

Gestirà la parte tecnica con Joe: si avvicina Corvino. E spunta Heald

Bologna, Tacopina e Saputo (Foto Ansa)

Bologna, Tacopina e Saputo (Foto Ansa)

Bologna, 18 novembre 2014 - La mano tesa di Tacopina varca l’Atlantico e atterra a Montreal, direttamente a casa Saputo. Prove tecniche di distensione tra i soci forti del Bologna: prove apparentemente riuscite, se è vero che ieri Saputo è entrato ufficialmente, insieme a Claudio Fenucci, nel Cda rossoblù.  Era un atto annunciato e scontato, considerato che il magnate canadese è l’investitore che fin qui ha messo più soldi di tutti nella neonata macchina rossoblù.  Ma intanto è la tessera più importante del mosaico che va a sistemarsi nel posto giusto, in attesa che da Casteldebole parta anche il fax, firmato da Tacopina, che metta nero su bianco la cessione delle deleghe tecniche al patron del Montreal Impacts.  E’ una delle condizioni che Saputo ha posto, insieme alla possibilità di essere parte attiva nell’operazione di restyling del Dall’Ara, per portare in seno al Bologna tutto il suo peso finanziario, oltre a un bagaglio tecnico che poggia sulle solide spalle di Pantaleo Corvino. Proprio all’ex uomo mercato della Fiorentina, pur senza mai nominarlo, ieri Tacopina ha fatto un’apertura indiretta ma significativa, quando ha specificato che «Fusco è sotto contratto fino a giugno, ma la scelta del direttore sportivo verrà presa dal Cda e ampiamente condivisa da tutti». 

Sembra politichese e invece è un gesto importante. Una mano tesa che ieri l’entourage di Saputo interpretava come un saggio passo indietro di Tacopina nella complicata ricerca dell’alchimia giusta. Joe da un lato media con Saputo e dall’altro arruola nuovi investitori. L’ultimo ad affacciarsi sull’uscio di Casteldebole è Daryl Heald, imprenditore americano che opera nel ramo della ‘charity’, gli enti di beneficenza.  Sul piatto resta sempre la fidejussione da 6 milioni a garanzia della seconda parte di aumento di capitale che i soci di Bologna 2010 hanno respinto, qualche giorno fa, bollandola come inadeguata. Ieri il Cda ristretto di Bologna 2010, col presidente Guaraldi e i soci Rimondi, Morandi e Romani, si è riunito negli uffici della Futura Costruzioni e ha partorito una nota all’insegna della ‘vigile attesa’.

«Tacopina ha violato il contratto e ha rilasciato dichiarazioni non veritiere – si legge nella nota–. L’intenzione dei soci di Bologna 2010 non sarebbe quella di rientrare in possesso delle quote: l’unica soluzione è il rispetto dell’accordo. A tal fine i soci di Bologna 2010 agiranno nei modi e nelle sedi più opportune». Tradotto: se nel giro di qualche giorno non riceveranno segnali da Tacopina, annunciano di voler battere le vie legali. Joe invece batte le vie del credito. E ieri un suo professionista di fiducia potrebbe aver sbloccato una linea di credito importante all’estero, utile a partorire la fidejussione della discordia.

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