BOLOGNA, 9 DICEMBRE 2010 - Potrebbero essere le ultime ore dell'era Porcedda in rossoblù e potrebbe aprirsi una nuova era sotto il segno di Massimo Zanetti. Questi sono gli auspici di Intermedia, la merchant bank di Giovanni Consorte, che aveva ricevuto dalla proprieta’ il mandato di vendere il Bologna Calcio.
 

‘’Noi speriamo di riuscire a formare una cordata, una squadra, entro sabato, perche’ andare giocare una partita contro il Milan con una situazione di stabilita’ potrebbe essere un bell’aiuto’’. Un mandato rimesso nei giorni scorsi. Ora Intermedia, come ha spiegato la portavoce Liana Bertolazzi, ‘’sta portando avanti un progetto’’. Si e’ detta fiduciosa ‘’del lavoro che stiamo facendo’’. Ci sono, infatti ‘’una serie di imprenditori della citta’ interessati a salvare il Bologna. Di questo, si tratta, non di una semplice operazione a tavolino’’.
 

Ha poi confermato una notizia uscita sulla stampa locale. ‘’Tra questi imprenditori c’e’ anche Massimo Zanetti (della Segafredo, ndr), ma non solo lui’’. L’obiettivo, comunque, e’ quello di chiudere, ha ribadito, entro la settimana. Al massimo nei primi giorni della prossima. Anche perche’, come annunciato ieri da Malesani, in queste ore stanno partendo le messe in mora dei giocatori, dopo di che ci saranno 20 giorni di tempo per provvedere.

IL NO DI MARCHESINI E BEGHELLI

“Come presidente degli industriali, nel mio ruolo istituzionale, mi sono impegnato a dare una mano per risolvere i problemi del Bologna football club, quando sembrava che la situazione non fosse stata colta in tutta la sua importanza. Ritengo infatti che la squadra di calcio rappresenti un valore importante per la nostra citta’ e sarebbe un vero dispiacere che questo patrimonio di identita’ potesse andare in crisi”.
 

Lo afferma, in una nota, Maurizio Marchesini, presidente di Unindustria Bologna, in riferimento a recenti notizie di stampa che lo chiamano in causa per il salvataggio del club rossoblu’ e in cui invece non coinvolto, come ci tiene a far sapere lui stesso. Infatti, “nel momento in cui si sono manifestati piu’ interessi il mio compito si e’ esaurito. Inoltre- tiene a precisare- come imprenditore e a livello personale sono lontano da un interesse diretto al mondo del calcio”.

Anche Gian Pietro Beghelli non fa parte della cordata di impreditori bolognesi costituitasi per rilevare la squadra di calcio Bologna Fc. A smentire alcuni rumors lo stesso imprenditore. «Gian Pietro Beghelli smentisce - si legge infatti in una nota - qualsiasi tipo di interesse nei confronti di una eventuale operazione volta a rilevare la squadra di calcio bolognese, ribadendo la propria totale estraneità alla vicenda».