Bologna, 7 gennaio 2013 - Dopo i sindaci delle città delle due squadre interessate, Bologna e Milano, anche il presidente uscente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Matteo Richetti, annuncia la sua intenzione di aderire all’appello per dedicare l’incontro Inter-Bologna di Coppa Italia, in programma il prossimo 15 gennaio allo stadio San Siro-Meazza, all’allenatore ungherese Arpad Weisz, alla guida di entrambe le formazioni, che fu espulso dall’Italia nel 1938 in quanto ebreo e che trovo’ la morte nel 1944 nel campo di concentramento di Auschwitz.

 

La figura di Arpad Weisz è stata protagonista, insieme ad altri sportivi dell’epoca, della mostra “Lo sport europeo sotto il nazionalsocialismo”, e dei convegni collegati alla rassegna, uno dei quali dedicato proprio all’allenatore ungherese, promossi dall’Assemblea legislativa poche settimane fa a Bologna. “Il Novecento è un secolo che ha ancora vaste zone d’ombra, lo studio dello sport puo’ contribuire a illuminarle- aveva ricordato il presidente dell’Assemblea in occasione dell’inaugurazione della mostra, a novembre- lo sport in quegli anni si è presentato sia come straordinario strumento di manipolazione nazionalistica, di propaganda e di costruzione dell’identità nazionale, sia come atto di resistenza e di affermazione della propria esistenza”.

 

A lanciare l’iniziativa per intitolare la sfida di Coppa Italia a Weisz, ricorda una nota, sono stati i promotori di “W il Calcio”, il progetto promosso dall’associazione di volontariato Bandiera Gialla e dalla cooperativa Accaparlante, per “recuperare la bellezza, la magia, l’universalità del gioco del calcio”.
 

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