Bologna, 26 gennaio 2014 – La strana 'esultanza' di Diamanti: dopo il gol dell'1-1, segnato su rigore al 90', a Marassi contro la Sampdoria, il fantasista rossoblù ha festeggiato la rete mettendosi una mano sulla fronte con le dita a forma di 'L'. Un gesto "inedito" per il capitano rossoblu, forse un gesto di origine a stelle e strisce.
 

Cosa significa? Forse 'L' come 'loser', che significa 'perdente' (vedi American Pie), e nella gestualità americana che si rafforza ponendo la mano sulla fronte, proprio come ha fatto Alino.
 

Rivolto a chi? Chi è il perdente (o i perdenti)? Non si sa bene, ma possiamo azzardare un paio di ipotesi.

La prima: il centrocampista ha voluto esprimere il proprio dissenso nei confronti di una parte della tifoseria, reo di averlo fischiato (in questa e in precedenti gare).

La seconda: la 'dedica' aveva qualche riferimento alla trattativa di mercato fallita nei giorni scorsi, trattativa che avrebbe dovuto portare Diamanti in Cina, alla corte del Guangzhou di Marcello Lippi. Il trasferimento sembrava praticamente compiuto, poi, come sappiamo, è tutto si è bloccato e l'affare è sfumato. Chi ci ha perso? Diamanti, la società, i cinesi?


Resta il dubbio: Alino, a chi era indirizzato quel gesto?