Bologna, 1 febbraio 2014 - Il Bologna doveva agganciare il treno che portava lontano dalle zone calde della classifica, ma lascia il suo seggiolino all'Udinese che sbanca il Dall'Ara 2-0 (FOTO). L'anticipo della 22° giornata di serie A viene deciso da un rigore, inventato dall'arbitro e trasformato da Di Natale al 15' del primo tempo e dal gol in contropiede di Nico Lopez al 90' (assist di Maicosuel). Benchè generoso, il penalty non può essere un alibi per la squadra di Ballardini, anche oggi insufficiente dalla metà campo in su. Con questo ko, i rossoblù restano a 18 punti, ad appena una lunghezza sopra il Sassuolo terzultimo, ma con una gara in meno. Ecco alcune chiavi di lettura del match:

Calvarese. Il fischietto di Teramo lascia sulla gara l'impronta del colpevole. Succede al 14' del primo tempo quando assegna un rigore generosissimo all'Udinese: pallone a campanile, Lazzari, spalle alla porta e appena dentro l'area, crolla a terra su una pressione di Pazienza. Da quel momento l'arbitro fischia qualsiasi cosa a favore del Bologna. Come farebbe qualcuno che vuole farsi perdonare un errore grossolano.


I moduli. Entrambe le squadre si schierano con un 3-5-1-1, ma con uomini dalle caratteristiche completamente diverse. Da una parte l'Udinese gioca molto bene in ripartenza, grazie al palleggio dei suoi centrocampisti (Allan e Lazzari) e alla velocità delle punte. Dall'altra, il Bologna vive più d'interdizione, sperando nell'ispirazione di Diamanti. Questo fa sì che il Bologna non riesca quasi mai a passare in verticale tra le maglie friulane: senza palla, infatti, i bianconeri si schierano a sei a centrocampo, costringendo i rossoblù a inutili palle alte.


Kone. Il greco passa da oggetto-mercato a oggetto misterioso. Ingabbiato negli umili compiti da interno di centrocampo, Panagiotis non incide mai sulla gara, facendosi notare solo per un giallo che gli costerà la trasferta contro il Toro. Se deve giocare in quella zolla di campo, Kone diventa un giocatore normale. Succedeva anche con Pioli. Ballardini si chieda se vale la pena sacrificare uno dei pochi talenti di questa squadra.


Ballardini. Dopo tre pareggi di fila, il tecnico ravennate conosce la dura realtà in cui è arrivato. Tenta di riprendere la gara inserendo Moscardelli (per Garics) e Acquafresca (per Bianchi), ma i cambi non sbloccano l'inerzia tattica. Forse, per le caratteristiche del trio difensivo friulano, sarebbe servito di più un giocatore rapido come Cristaldo. Il mister dovrà farsi parecchie domande, sperando che almeno uno tra Friberg e Ibson si avvicini un po' a una risposta.


Gianmarco Marchini

 

IL TABELLINO

BOLOGNA-UDINESE 0-2

Marcatori: 15’ pt rig. Di Natale, 47’ st Nico Lopez.

Bologna: Curci; Antonsson, Natali, Cherubin (29’ st Christodoulopoulos); Garics (15’ st Moscardelli), Kone, Perez, Pazienza, Morleo; Diamanti; Bianchi (23’ st Acquafresca). A disposizione: Malagoli, Stojanovic, Crespo, Mantovani, Sorensen, Krhin, Laxalt, Cristaldo. All. Ballardini.

Udinese: Brkic; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Basta, Badu, Allan, Pereyra, Lazzari; Fernandes (21’ st Nico Lopez) Bruno, Di Natale (30’ st Maicosuel). A disposizione: Kelava, Scuffet, Bubnjic, Douglas, Naldo, Jadson, Mlinar, Pinzi, Muriel, Zielinski. All. Guidolin.

Arbitro: Calvarese.

Note: Ammoniti: Cherubin, Kone, Moscardelli (B), Allan, Domizzi, Pinzi (U).