Casini in campo tra calcio e voto: "Ma soffro di più per il Bologna"

Il senatore allo stadio per ora si preoccupa per Arnautovic: "I dolori vengono dal mio cuore rossoblù" Ma, intanto, il suo nome è tornato a circolare tra le possibili candidature per il Parlamento

Pier Ferdinando Casini ieri allo stadio Dall’Ara

Pier Ferdinando Casini ieri allo stadio Dall’Ara

Bologna, 9 agosto 2022 - "Si ricomincia a soffrire e speriamo di soffrire meno del solito, perché siamo un po’ abbonati alla sofferenza". Camicia a righe bianche e blu e pantalone rosso corallo (nulla è lasciato al caso), già in forma campionato tra sorrisi e saluti con i tifosi bolognesi che lo notano avanzare su via dello Sport, il senatore Pier Ferdinando Casini ieri non ha voluto perdersi la prima uscita stagionale del suo Bologna, impegnato al Dall’Ara nella sfida di Coppa Italia contro il Cosenza, a pochi giorni dall’esordio in Serie A contro la Lazio. I dolori, lo sottolinea il leader centrista poco prima di passare attraverso i tornelli dello stadio, spesso vengono più dal cuore sportivo piuttosto che da quello direzionato altrove. "A tifare il Bologna ci si tempra il carattere, anche per i giovani", ricorda Casini mentre una famiglia fasciata di rossoblù chiede alle hostess dove sia la fila giusta per entrare. Diversi tifosi chiacchierano sul calciomercato perennamente aperto, il tema dominante è quell’Arnautovic cercato dal Manchester United. A sera arriveranno le rassicurazioni del direttore sportivo rossoblù Marco Di Vaio ("Marko resta, non ha prezzo"), intanto però Casini incarna perfettamente l’umore del tifoso. Preoccupato per Arnautovic? "Beh, insomma – sorride Casini –, diciamo che se il buongiorno si vede dal mattino c’è bisogno di preoccuparsi un pochino".

La speranza è che il bomber resti dov’è. A muoversi invece è sicuramente la scena politica, che ha visto recentemente riempire di encomi l’ex presidente della Camera per il suo comportamento durante le sessioni per l’elezione del presidente della Repubblica. Per ora però da Casini nessun commento sulle elezioni che arrivano il 25 settembre. "La politica è una cosa seria, lo sport invece è un divertimento – argomenta il senatore –, io in questo momento mi occupo di sport. Però non è vero che non si soffre anche per il divertimento. E noi bolognesi, come detto, siamo abbonati alla sofferenza". Il nome di Casini circola da giorni in merito a una possibile ricandidatura in Parlamento, tutto però ora è soltanto nell’alveo delle indiscrezioni. La mossa di Calenda (Azione) di due giorni fa, che ha abbandonato la coalizione salutando il Pd, ha rimescolato l’intero mazzo, aprendo anche a considerazioni sparse sulla nascita di un terzo polo centrista. Si vedrà, intanto per prima cosa Arnautovic va incatenato alle Due Torri.

 

 

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