Bologna, accordo Tacopina-Guaraldi: 13 milioni al club e 5 ai soci

Entro una settimana il primo 'chip' sul piatto FOTO Il primo summit con Guaraldi - VIDEO Tacopina annuncia l'accordo con Guaraldi - Le parole di Tacopina dopo l'incontro - Guaraldi corre al cda

Joe Tacopina prima dell'incontro con sindaco e assessore Rizzo Nervo in municipio (foto Schicchi)

Joe Tacopina prima dell'incontro con sindaco e assessore Rizzo Nervo in municipio (foto Schicchi)

Bologna, 17 settembre 2014 - Affare fatto per il Bologna a stelle strisce? Sì, nel senso che l’accordo per il passaggio di mano da Guaraldi agli investitori americani da ieri sera c’è: adesso manca solo il ‘money’.  Nessun allarme, però. Joe Tacopina ha tempo una settimana per depositare nelle casse rossoblù una cauzione da un milione di euro, denaro che verrà scontato dall’operazione qualora la trattativa andasse in porto e che viceversa resterebbe nel forziere di Casteldebole in caso di mancato ‘closing’. 

Ma è un’ipotesi che a Casteldebole nessuno ieri sera, al termine di un’altra giornata convulsa e densa di riunioni, incontri, telefonate e mail viaggianti da una sponda all’altra dell’oceano, voleva prendere in considerazione. La trattativa ha subìto un’improvvisa accelerazione nel pomeriggio, quando Guaraldi, dopo un violento alterco con l’avvocato newyorkese, condito di ‘vaffa’ reciproci che stavano per far saltare il tavolo, gli ha spedito una sorta di ultimatum: o accetti di versare la cauzione e ti impegni a rispettare le successive scadenze in tempi rapidi, oppure salta tutto. Tacopina si è consultato con i suoi partner e ha risposto ‘yes’. Venti milioni dovranno mettere complessivamente sul piatto gli americani: oltre al ‘chip’ di ingresso da uno, altri 13 di aumento di capitale (da perfezionare entro una ventina di giorni), più 5 milioni per Guaraldi e soci, che serviranno a rendere loro meno doloroso il peso dell’albergo di Carloforte, fin qui un moltiplicatore di mutui, passività e guai. 

Si spera che abbia un più fulgido destino un altro immobile strategico, anche lui atteso da un futuro a stelle strisce: il centro sportivo di Granarolo, che la nuova proprietà realizzerà anche per non incorrere in pesanti penali. Centro sportivo, restyling del Dall’Ara e molto altro nel Bologna che, se nel prossimo mese gli americani faranno il percorso netto, vedrà Joe Tacopina presidente, Claudio Fenucci vice presidente e Piergiorgio Bottai — attuale Ad della Virtus — inserito nel management con un ruolo ancora da definire. 

Trovato l’accordo, che conferisce a Tacopina il mandato in esclusiva a rilevare il club, l’avvocato newyorchese oggi tornerà negli States dove rimarrà fino a lunedì, quando farà ritorno sotto le Due Torri con la valigetta (si spera) piena di soldi. Comincerà invece molto prima, già da oggi, la ‘due diligence’, ovvero l’analisi dei libri contabili. E’ lo scoglio sul quale in passato si sono arenati molti potenziali passaggi di proprietà, ma considerato che è da primavera che Tacopina e i suoi uomini tengono monitorati i conti rossoblù non dovrebbero esserci brutte sorprese. 

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