L'Under 21 a Casteldebole, domenica sera sarà in campo a Bologna (foto Schicchi)
Bologna, 13 giugno 2019 - Gabriele Gravina è il ritratto di un presidente federale felicemente travolto dall’onda azzurra. L’Italia del ‘Mancio’ a un passo dalla qualificazione alla fase finale di Euro 2020, l’Italia femminile protagonista ai Mondiali, l’Under 20 idem (e fermata in semifinale solo dall’occhio spietato del Var), ma soprattutto l’Under 21 di Di Biagio che nei prossimi giorni si giocherà, in casa, una chance più unica che rara per tornare a salire sul tetto d’Europa.
«Mi aspetto che questa onda azzurra che si sta diffondendo in tutto il Paese non si arresti», dice il numero uno della Figc piombando a Casteldebole, dove ieri mattina ha posato insieme ai 23 azzurrini di Di Biagio per la foto di rito di inizio torneo. Sul campo ci sono anche i sei rinforzi della Nazionale maggiore – Mancini, Pellegrini, Zaniolo, Barella, Chiesa e Kean – oltre a Pinamonti arrivato direttamente dalla Polonia, dopo il ko in semifinale dell’Under 20, che ha abbandonato temporaneamente il ritiro per un problema al ginocchio sinistro. Tutti insieme per preparare il debutto di domenica notte al Dall’Ara con la Spagna, con l’idea fissa di arrivare fino in fondo e centrare il bersaglio grosso.
«In questo straordinario giugno - ammette Gravina - il campionato Europeo è uno degli obiettivi strategici della Figc». Ma senza perdere di vista altri obiettivi, non meno importanti: «L’obiettivo è vincere e qualificarci per le Olimpiadi, perché sarebbe un sogno avere per la prima volta nella storia due squadre ai Giochi, i ragazzi Under 21 e le donne. Ma non puntiamo solo sul risultato sportivo, stiamo costruendo un nuovo modo di intendere la competizione, attraverso un approccio culturale più ampio: se l’Under 20 ha emozionato un Paese intero nonostante la sconfitta è positivo. E lo stesso varrà per le nostre ragazze: comunque finisca sul campo, hanno già indicato un orizzonte».
Il progetto ha una parola chiave: partecipazione. «E’ quella la parola d’ordine - spiega Gravina -. La Figc e il Club Italia si muovono seguendo un progetto unico ed i risultati iniziano ad essere evidenti. Puntiamo sui giovani e la collaborazione tra Mancini, Di Biagio e Nicolato ne è un esempio lampante». Mancini, già: efficace nel guidare al successo la Nazionale maggiore oltre ogni più rosea previsione. «Con questa qualità di gioco e con questi risultati non me lo aspettavo nemmeno io - ammette Gravina -. Roberto è stato bravo a condividere subito la nostra filosofia».
E c’è una carezza anche per il cittì dell’Under 20 Nicolato, che martedì in Polonia ha ingoiato l’amaro boccone del ko dell’Under 20 deciso dal Var con un aplomb d’altri tempi. «Ha dimostrato signorilità e sportività, che è poi lo stile della casa. Certo se ci fosse stata certezza sulla decisione finale avremmo avuto tutti più serenità. Ma anche così il percorso dell’Under 20 resta straordinario».
Gli allenamenti a porte aperte
Tutte le squadre disputano almeno un allenamento a porte aperte nella fase a gironi. Ecco il calendario di queste sedute aperte al pubblico in Emilia Romagna, tenuto conto che l’Italia di Luigi Di Biagio ha già disputato la sua, lunedì 10 a Casteldebole, al centro tecnico intitolato a Niccolò Galli.
Belgio, 17 giugno ore 10, Sassuolo TC, Sassuolo (Modena) Croazia, 16 giugno ore 18, stadio comunale Santa Monica (Rimini) Inghilterra, 14 giugno ore 18.15, stadio Macrelli, San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena) Francia, 19 giugno ore 17.30, Tullo Morgagni, Forlì Polonia, 14 giugno ore 17, Spilamberto (Modena) Romania, 16 giugno ore 18, Meldola (Forlì-Cesena) Spagna, 17 giugno ore 11, Castel San Pietro Terme, Bologna
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