Bologna, 14 giugno 2022 - Comincia una settimana importante per il Bologna. Oseremmo dire La settimana, scomodando la maiuscola delle occasioni speciali. Eggià, perché Joey Saputo è sbarcato in città per togliere il velo al nuovo progetto, che per ora resta esattamente uguale al vecchio (di quattro anni) con la sola aggiunta del volto di Giovanni Sartori laddove fino all’altro ieri c’era quello di Riccardo Bigon. Cambio, di per sé, epocale, nei metodi e nella teoria che, però, come in tutti i campi della vita, ha bisogno del riscontro della pratica. Domani cominceremo a capire quanto spazio c’è per i fatti e quanto per le parole, visto che il nuovo responsabile dell’area tecnica verrà finalmente presentato alla città dal patron canadese in persona. Saputo così tornerà a parlare a distanza di tre mesi dall’intervista esclusiva al Carlino in cui si era detto profondamente deluso dalla stagione. Una delusione che, nonostante il mancato sostegno dei risultati, si è andata ridimensionando, tanto che tutti sono rimasti al proprio posto. Bigon a parte, appunto.
Dove vuole davvero arrivare il Bologna? Cosa devono aspettarsi i tifosi a cui da mercoledì verrà chiesto un altro atto d’amore da esprimere sotto forma di abbonamento? Più che le parole di domani, lo dirà l’estate, lo dirà un mercato che per ora oscilla tra le offerte troppo basse per i sacrificabili (Svanberg, Hickey, etc) e la coltre di mistero troppo alta davanti al futuro di Arnautovic. Ecco, blindare il centravanti austriaco almeno a parole è la prima cosa che ci aspettiamo esca domani dalla conferenza stampa. Una conferma decisa, netta. Non come quella che è stata riservata a Mihajlovic, per capirci.
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