Candussi al top Fantinelli ci prova sempre

Bonfiglioli 6 (in 9’ 01 da tre, 1 rimbalzo). Quasi un quarto in campo nel momento di massimo controllo di una partita che pareva chiusa dopo dieci minuti.

Barbante 5 (in 12’ 24 da due, 01 da tre, 2 rimbalzi). Si vede poco e produce poco, dopotutto con un Candussi del genere è difficile ritagliarsi spazi rilevanti sullo stesso proscenio.

Vasl 4 (in 26’ 11 da due, 15 da tre, 4 rimbalzi). Nella sera senza Thornton, Panni e Aradori serviva senz’altro anche il suo contributo per raddrizzare una settimana sbilenca. Tuttavia sbaglia ogni compito e perde 6 palloni in una giornata dalla luna stortissima.

Candussi 7,5 (in 38’ 814 da due, 35 da tre, 9 rimbalzi, 2 palle recuperate). La regina dello scacchiere biancoblù: padrone (indispensabile) del campo, tanto in area quanto nella metà campo difensiva. Chiude con 31 di valutazione, nel mare magnum nervoso dei suoi compagni di squadra che lo cercano sempre, ma non lo seguono.

Fantinelli 6 (in 34’ 17 da due, 24 da tre, 5 rimbalzi, 9 assist). La sua intesa simbiotica con Candussi è il valore aggiunto dall’arrivo di quest’ultimo a Bologna. Assist, ritmo e punti, qualche lamentela di troppo con gli arbitri: ma anche oggi non basta per trascinarsi i compagni.

Niang 6 (in 27’ 22 da due, 01 da tre, 10 rimbalzi). Nonostante le 4 palle perse prova ad alzare i ritmi e sta via via prendendo fiducia: e tanta gliene viene data da coach Dalmonte.

Italiano 5,5 (in 43’ 02 da due, 411 da tre, 6 rimbalzi). Indiscusso padrone del campo negli iniziali 20’, prima di una brusca frenata collettiva che non gli permette di incidere come vorrebbe e dovrebbe. Cala drasticamente la mira nel secondo tempo.

Cucci 4 (in 34’ 36 da due, 07 da tre, 9 rimbalzi, 3 assist). Il battibecco finale con la Fossa dei Leoni è la ciliegina, se così si può chiamare, su una torta ormai sciolta. E che depenna quanto visto in campo e contestato dal suo pubblico a fine partita. Il suo gesto è un tentativo di spiegare l’impegno messo dalla squadra in una situazione di emergenza, ma nel momento sbagliato.

Giacomo Gelati