di Matteo Alvisi  Sulla scia di Pino Dordoni e soprattutto di Massimo Stano, neo campione del mondo della 35 km di marcia. Teodorico Caporaso marcia veloce verso Monaco dopo avere scelto di non partecipare ai campionati mondiali per dedicarsi interamente a quelli europei che inizieranno il 15 agosto in Germania. Come mai questa decisione? "Ho scelto di finalizzare al meglio il campionato europeo anche perché le due gare erano alquanto ravvicinate per me".  Immaginava la vittoria iridata di Massimo Stano? "Sono molto contento per lui anche perché vincere non è mai scontato: è stato davvero bravo con un finale impressionante. Abbiamo fatto il raduno insieme con la Nazionale ed è sempre uno stimolo allenarsi con lui". A proposito: come procede la preparazione in vista degli europei? Qual è il suo obiettivo? "Ancora non lo so bene, nel senso che bisognerà vedere la start list considerando pure che la gara dei 35 km è nuova ed è il primo anno che si fa al posto della 50 che era tra l’altro la mia vera specialità. Mi sto allenando bene, l’obiettivo sarà arrivare il più avanti possibile". La sua giornata tipo come si svolge? "Diciamo che è un po’ complicata e dipende molto dal periodo. Comunque in genere mi sveglio alle 6 e faccio il primo allenamento alle 7,30 fino alle 9,30. Poi vado all’Università (sta facendo il ricercatore in ingegneria meccanica all’Università Federico II di Napoli), dopo il pranzo mi riposo un po’ e torno ad allenarmi verso le 18. Di solito resto trequattro giorni a Napoli e nel week end torno a Benevento dove sono nato. Ma mi alleno sempre tutti i giorni". Come mai la scelta di Bologna e della Virtus? "Principalmente è dovuta alla conoscenza di Luca Montoleone che è un atleta e un tecnico della marcia. Mi segue già da anni collaborando con il mio tecnico Diego Perez, poi a un evento di marcia al campo Baumann ho conosciuto pure Stefano Cuccoli e il feeling è nato subito. Prima ero in Aeronautica, ma i miei impegni universitari erano troppi e quindi ho fatto una scelta che è stata naturale visto la mia situazione. Non ho rimpianti di sorta, anzi sono contento e molto motivato". Due olimpiadi e tre mondiali già alle spalle, oltre a due titoli italiani assoluti nella distanza più lunga (50 km) e in quella più breve (5 km), ora Teodorico Caporaso si prepara a prendere parte al suo secondo europeo.  Dedizione, talento e voglia di arrivare il più avanti possibile non gli mancheranno di certo.

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di Matteo Alvisi

Sulla scia di Pino Dordoni e soprattutto di Massimo Stano, neo campione del mondo della 35 km di marcia. Teodorico Caporaso marcia veloce verso Monaco dopo avere scelto di non partecipare ai campionati mondiali per dedicarsi interamente a quelli europei che inizieranno il 15 agosto in Germania.
Come mai questa decisione?
"Ho scelto di finalizzare al meglio il campionato europeo anche perché le due gare erano alquanto ravvicinate per me". 
Immaginava la vittoria iridata di Massimo Stano?
"Sono molto contento per lui anche perché vincere non è mai scontato: è stato davvero bravo con un finale impressionante. Abbiamo fatto il raduno insieme con la Nazionale ed è sempre uno stimolo allenarsi con lui".
A proposito: come procede la preparazione in vista degli europei? Qual è il suo obiettivo?
"Ancora non lo so bene, nel senso che bisognerà vedere la start list considerando pure che la gara dei 35 km è nuova ed è il primo anno che si fa al posto della 50 che era tra l’altro la mia vera specialità. Mi sto allenando bene, l’obiettivo sarà arrivare il più avanti possibile".
La sua giornata tipo come si svolge?
"Diciamo che è un po’ complicata e dipende molto dal periodo. Comunque in genere mi sveglio alle 6 e faccio il primo allenamento alle 7,30 fino alle 9,30. Poi vado all’Università (sta facendo il ricercatore in ingegneria meccanica all’Università Federico II di Napoli), dopo il pranzo mi riposo un po’ e torno ad allenarmi verso le 18. Di solito resto trequattro giorni a Napoli e nel week end torno a Benevento dove sono nato. Ma mi alleno sempre tutti i giorni".
Come mai la scelta di Bologna e della Virtus?
"Principalmente è dovuta alla conoscenza di Luca Montoleone che è un atleta e un tecnico della marcia. Mi segue già da anni collaborando con il mio tecnico Diego Perez, poi a un evento di marcia al campo Baumann ho conosciuto pure Stefano Cuccoli e il feeling è nato subito. Prima ero in Aeronautica, ma i miei impegni universitari erano troppi e quindi ho fatto una scelta che è stata naturale visto la mia situazione. Non ho rimpianti di sorta, anzi sono contento e molto motivato".
Due olimpiadi e tre mondiali già alle spalle, oltre a due titoli italiani assoluti nella distanza più lunga (50 km) e in quella più breve (5 km), ora Teodorico Caporaso si prepara a prendere parte al suo secondo europeo. 
Dedizione, talento e voglia di arrivare il più avanti possibile non gli mancheranno di certo.

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