Chantal: "Vorrei tornare al Dall’Ara il prossimo anno"

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"Tornare in curva a tifare Bologna per me è stata la realizzazione di un sogno. Adesso sarebbe bello se qualcuno potesse darmi una mano perché il sogno continui". Era novembre e Chantal, la tifosa speciale di San Donato Milanese ("ma io mi sento bolognesissima") che vede le partite dei rossoblù col cuore, trovò in Francesco Lombardi, presidente di Innova Finance, il suo angelo custode. Dopo l’appello lanciato dalla tifosa speciale sulle colonne del ‘Carlino’ Lombardi scelse di farsi carico delle spese del tragitto in auto di andata e ritorno da San Donato Milanese al Dall’Ara in occasione di tutte le partite casalinghe dei rossoblù.

Chantal, bilancio del tuo ritorno in curva?

"Un’emozione unica. Intanto voglio ringraziare tutti: Francesco, il vostro giornale, gli autisti che mi hanno accompagnato alle partite, mia madre Loredana, tutte le persone speciali che ho conosciuto in questi mesi".

La stagione è volata.

"E io penso già alla prossima. Farò, come sempre, l’abbonamento in curva Bulgarelli perché vi rinuncerei per nulla al mondo. Però si ripresenta il problema di un anno fa: sarò così fortunata da trovare qualcuno che, come ha fatto Francesco, si farà carico del trasporto nelle partite al Dall’Ara?".

Messaggio ricevuto. Da tifosa il tredicesimo posto finale ti soddisfa?

"Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più. Per la prossima stagione mi accontenterei di un nono-decimo posto, credo che sia alla nostra portata".

La partita che ti ha dato più gioia?

"Quella con l’Inter. Loro avevano preparato la festa anticipata per lo scudetto e noi gliel’abbiamo rovinata. Lo confesso: da tifosa è stato il massimo".

Alla fine lo scudetto l’ha vinto il Milan.

"Ma noi al Meazza abbiamo fatto una grandissima partita, mettendo paura ai futuri campioni d’Italia. Quel 4 aprile ero allo stadio e la prestazione della squadra mi ha inorgoglito".

Intanto Mihajlovic continua a giocare la sua gara per la vita.

"Sinisa è immenso e lo abbraccio con tutto lo slancio possibile. L’emozione che mi ha regalato a novembre, quando io e mia madre siamo stati suoi ospiti nell’hotel del ritiro e lui a Casteldebole mi ha tenuto per mano presentandomi uno ad uno tutti i suoi calciatori, è stato qualcosa di unico che non dimenticherà mai".

Però un cruccio ce l’hai.

"Sì, quel giorno mancava De Silvestri e non ho potuto conoscerlo. Peccato, perché mi sembra una persona davvero speciale".

Massimo Vitali

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