Da New Orleans a Phuket: un mondo rossoblù

Club sparsi in ogni angolo del pianeta: ci sono simpatizzanti a New York e Miami. E a Lisbona ricordano la figura di Arpad Weisz

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di Giacomo Guizzardi

Bologna che unisce, che fa emozionare, che stringe a sé i cuori rossoblù e che li fa battere tutti insieme. Anche a chilometri di distanza dalle Due Torri, da Piazza Maggiore, e soprattutto da quella fucina di sentimenti che è il Dall’Ara. Ecco che, anche se via dello Sport o Andrea Costa non sono dietro l’angolo, è possibile comunque ritrovarsi, fuso orario permettendo, tra tifosi rossoblù per assistere, stretti tra sciarpe, magliette e cappellini, alle partite del Bologna, eventi che riescono sempre, anche lontano da casa, a mettere in contatto tra di loro gli amanti del club di Casteldebole.

Lo sanno bene i tanti Bologna Club sparsi in giro per l’Italia e per il mondo, diventati negli anni punti di riferimento per tutti coloro che anche a distanza hanno il desiderio di guardare insieme le gare di Mihajlovic e dei suoi, in compagni di altri tifosi trasferitisi lontano da casa.

Negli Stati Uniti, per esempio, è possibile fermarsi nella Grande Mela, al Bologna Club New York, o ancora, rimanendo sulla costa orientale del Paese, fare un salto al Bologna Club Miami, magari approfittando della visita oltreoceano per salire in Canada, nella Montreal di Joey Saputo, o altrimenti per terminare la visita dei Bologna Club americani con una gita a New Orleans, dove si trova il terzo club rossoblù negli Stati Uniti.

Se si vuole rimanere in Europa, uno dei più celebri è quello dedicato ad Arpad Weisz, leggenda del Bologna e del calcio italiano: il club intitolato a lui si trova a Lisbona, in Portogallo. Presente una delegazione di tifosi anche a Bruxelles e a Formentera, mentre una delle mete più esotiche nelle quali è possibile trovare del rosso e del blu è Phuket, in Thailandia, dove l’omonimo club è stato fondato nel 2015.

E in Italia invece? Da nord a sud, di tifosi del Bologna è pieno lo Stivale. Non appena dagli specchietti della macchina non si riesce più a intravvedere San Luca, si sa che usciti dalla provincia bolognese è facile incontrare amanti dei colori del club fondato nel 1909 in quella che un tempo era via Spaderie. Tifosi organizzati del Bologna sono attivi a Roma, nel Club Bologna Rossoblù Roma 89, in Lombardia, il cui ritrovo è il Club dedicato al Mitico Renato Villa, a Sulmona in Abruzzo, in Friuli ma anche in Toscana, Trentino e Veneto. In Emilia Romagna troviamo club un po’ ovunque: da Castelfranco al Frignano, passando per Faenza e per il Club Romagna Rossoblù; ma anche a Santa Sofia, in provincia di Forlì Cesena, a Savignano sul Panaro e a Solarolo, comune in provincia di Ravenna.

E, per concludere, a Zocca e a Comacchio, tutti luoghi nei quali, solitamente, le fedi calcistiche sono altre, ma dove riesce comunque a sopravvivere la passione per il Bologna Football Club. Se invece si decide di restare in provincia di Bologna, sono più di 30 i Bologna Club riconosciuti, sia ‘dentro mura’ che nell’hinterland bolognese: i bolognesissimi sono il Club Andrea Costa, il Bologna nel Cuore (il gruppo del compianto Maurizio Cevenini, tifosissimo), il Club Cenacolo Rossoblù, il Club Unipol Io Tifo con il Cuore, I Ragazzi del 1963-1964, i Grappa Korps 87, il Club Sole per Sergio ed Elisa (dedicato a Sergio Isabella, promessa del vivaio negli anni Ottanta e scomparso prematuramente a causa della Sla), I Tranvieri Rossoblù, le Toghe Rossoblù, Gli Speciali e, infine, i Distinti ma Ostici.

Tra i tantissimi club in provincia, invece, che spaziano da Porretta (con il Club Porretta Terme Luciano Marzocchi) a Casalecchio, con il Tourist Group 1996, passando per Zola Predosa (Club La Ballotta), arrivando fino a Montefredente e Vergato, da Medicina a San Giorgio di Piano. Insomma, di Club rossoblù, in quel di Bologna e provincia, sono piene le strade, tanto che se ci si dovesse trovare lontani da casa, con il fischio d’inizio del match dei rossoblù in procinto di avvenire, ecco che si troverebbe senza problemi un luogo, tra tifosi, in cui vedere la partita, in cui tifare e in cui arrabbiarsi, tra elogi e critiche ai rossoblù che scendono in campo. Bologna grande Casa, dunque, lontano dal Nettuno, ma anche all’ombra delle Due Torri.

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