Da Toko a Pajola, effetto nazionale per la Virtus

La sfida con la Georgia ha confermato Shengelia e il play azzurro in grande spolvero: buone notizie in vista di giovedì contro Valencia

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di Massimo Selleri

Ventisette punti segnati venerdì contro l’Islanda e quindici, ieri, con l’Italia. Le qualificazioni ai campionati mondiali restituiscono alla Virtus un Toko Shengelia in grande spolvero. Dopo un infortunio così lungo, così doloroso e che ha interessato una articolazione come la spalla così delicata per chi gioca a pallacanestro, i sospetti che il suo ritorno sarebbe stato un po’ più balbettante erano leciti e, invece, il lungo georgiano è subito tornato ai livelli che lo descrivono come uno dei migliori giocatori europei. Davanti a queste situazioni si tende a dare il merito a tutto quello che si vede, e quindi all’atleta, dimenticando il lavoro di uno staff medico che in due mesi lo ha rimesso in pista consentendo a coach Scariolo di coprire una lacuna importante e stava condizionando non poco il cammino della Segafredo soprattutto in Eurolega. Il mercato estivo sembra un qualcosa di già molto lontano, ma il mancato arrivo di Achille Polonara ha guastato non poco i piani del coach bianconero che ora deve chiedere alla coppia formata da Shengelia e Jordan Mickey di trasmettere tutto il loro sapere ed esperienza a livello europeo, dovendo fare anche da nave scuola a due giovani come Gora Camara e Leo Menalo. Un problema non piccolo perché il concomitante lungo infortunio di Awudu Abass ha tolto chili e centimetri a una squadra che da questo punto di vista paga qualcosa nel reparto delle guardie e nei play, trasformando la V nera in un gruppo molto complesso da gestire. Rientrato sette giorni fa nelle rotazioni virtussine, Toko ha subito dato un contributo importante nella vittoria di Milano, ma come spesso accade in questi casi c’era il rischio che questo fosse un fuoco di paglia. Le due gare con la nazionale georgiana dicono che non è così e questa è una buona notizia in previsione della gara di giovedì, quando al PalaDozza arriverà Valencia.

Si tratta di una gara da vincere per ritrovare quella tanto ricercata continuità nei risultati che la Segafredo sta cercando in Eurolega per centrare l’obiettivo dei playoff. Un’ultima curiosità, ieri il lungo georgiano è tornato in Italia chiedendo uno "strappo" alla squadra azzurra che rientrava da Tblisi con un volo charter. Un gesto importante che dà l’idea di quanto la federbasket provi a tendere una mano al di là di quelle che sono le rivendicazioni nei confronti dei club di Eurolega. Una collaborazione reciproca visto che la Virtus non ha fatto una piega nel consentire ad Alessandro Pajola e a Nico Mannion di giocare due gare con l’Italia sebbene soprattutto Pajolaavrebbe avuto bisogno di riposo.

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