Dal buio all’Alba: la Virtus rivede i playoff

La V nera batte Berlino e mette fine a una serie negativa di 4 sconfitte. Ma domani sera c’è già un altro esame contro il Maccabi

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VIRTUS

85

ALBA BERLINO

76

VIRTUS : Cordinier 4, Mannion ne, Belinelli ne, Pajola 2, Bako 10, Jaiteh 13, Lundberg 2, Shengelia 9, Hackett 13, Mickey 5, Weems 16, Teodosic 11. All. Scariolo.

ALBA BERLINO: Lo 4, Procida 5, Smith 14, Delow 3, Shneider ne, Olinde 11, Koumadje 11, Thiemann 4, Sikma 16, Lammers 2, Blatt, Zoosman 6. All. Gonzalez.

Arbitri: Pukl, Foufis, Clivaz.

Note. Parziali: 18-15; 40-29; 63-52. Tiri da due: Bologna 2541; Berlino 2137. Tiri da tre: 718; 622. Tiri liberi: 1420; 1622. Rimbalzi: 24; 32.

di Massimo Selleri

La Virtus interrompe due strisce negative e anche se la guarigione da tutti i suoi male non sembra essere dietro l’angolo, almeno ora ha la possibilità di guardare al futuro con un po’ più di serenità.

Ieri sera era importante vincere e poco importa se l’avversario sul campo ha prodotto un gioco davvero improponibile in Eurolega, perché il primo nemico con cui la Segafredo doveva fare i conti era la propria testa e siccome la psicologia è l’unica scienza dove non è così facile trovare un diretto tra causa ed effetto è un bene che la formazione di Scariolo abbia dimostrato al proprio ego che è ancora capace di vincere. Di cose che non funzionano ce ne sono davvero tante, ad esempio l’ordine di scuderia è sempre quello di far arrivare la palla sotto canestro per accendere Mam Jaiteh e Ismael Bako, ma i due non riescono a trovare la strada della continuità.

A voler essere più precisi bisogna dire che quando Milos Teodosic ha la palla in mano si gioca ad occhi chiusi, quando il serbo è in panchina in area si tende ad andare a tentoni. Nel primo tempo, per tanti demeriti che sono tutti suoi, Berlino non fa mai canestro e così si va negli spogliatoi con la V nera sul +11 (40-20). Il terzo periodo è un po’ più frizzante sebbene la partita tra problemi al tavolo e time-out televisivi faccia fatica a prendere ritmo. I tedeschi ricuciono fino al -6 (53-47), mentre i padroni di casa ritrovano il Daniel Hackett che da tanto tempo aspettavano. Il play italostatunitense firma il 61-49 ed è un vero mastino in difesa raccogliendo gli applausi di una Arena che regala un buon colpo d’occhio. Si continua a duellare con Toko Shengelia che a 2’56" dalla fine infila il canestro del 75-64.

La partita sarebbe ancora lunga, ma gli ospiti non sono in condizione di recuperare un gap di questo tipo, nonostante qualche brivido finale, timori comunque spenti dall’onnipresente Teodosic. Il successo consente alla Segafredo di chiudere una parentesi di quattro sconfitte consecutive in Coppa e di due in fila tra Eurolega e campionato. Domani sera di torna in campo ospitando il Maccabi.

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